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La Virtus fa sul serio: Taylor e Qvale per tornare grande

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La Virtus inizia a fare sul serio in ottica mercato. Dopo l’acquisto di Brina Qvale, è vicino l’accordo con Tony Taylor. Sta nascendo una Virtus dal grande potenziale

Questa mattina sul Corriere dello Sport:

Un doppio colpo e un’accelerata clamorosa al mercato. In poche ore la Virtus porta a casa la spina dorsale della nuova squadra. Trovando play e pivot da quintetto. Il primo, Tony Taylor, dovrebbe essere annunciato nelle prossime ore. Il secondo, invece già ufficiale, è Brian Qvale, ex del Lokomotiv Kuban, cenno di stazza (211 per 115 kg) e grande esperienza europea, subito dopo l’uscita dal college coi Montana Grizzlies, 10 punti e 7 rimbalzi a partita nell’ultimo anno di studi e basket, che gli sono valsi la chiamata in Turchia, all’Aliaga Petkim. Da qui una già lunga carriera europea per il quasi uentenne – li compirà novembre – nato a Williston, North Dakota, contrattualizzato da Charlotte senza mai giocare in Nba, passerà dal campionato belga con il Mons, da quello tedesco con il Bayreuth, ancora Turchia col Tofas Bursa e due anni di nuovo in Germania, stavolta all’Oldenburg, da protagonista fino alla finale per il titolo di due stagioni fa contro il Bamberg. Quindi la Russia a Kuban, e per la prima volta un ruolo da seconda linea alle spalle di Frank Elegar, l’ex milanese reduce da un paio di stagioni più che brillanti al massimo livello, che non gli ha lasciato tantissimo spazio per esprimersi.

LE QUALITÀ. Anche se l’utilità si è comunque vista nella Lokomotiv subito fuori nei playoff contro il Khimki. Con i russi Qvale ha portato a casa 8 punti e 3,5 rimbalzi in 17′ di impiego in Eurocup, 9 punti e 3,7 carambole in Vtb League in 16′ col 61 % da due punti. Ma la carriera parla in ogni caso di un pivot in grado di prendersi la scena e l’area, soprattutto nei due anni tedeschi di Oldenburg. Nell’ultimo, con 25′ di impiego, ha messo a segno 15 punti e oltre 6 rimbalzi, più 1 stoppata di media per le 30 partite di regular season, un’altra specialità della casa, l’intimidazione, assieme soprattutto al gioco spalle a canestro con mani educate al semigancio, ma anche a una certa agilità nel chiudere il pick and roll. Sempre con l’Oldenburg ha disputato la Champions League, esperienza e mestiere non gli mancano. Insomma, un’altea aggiunta pesante dopo quella di Punter e Kravic (oltre a Coumooh), con quest’ultimo che sarà il back up dello stesso Qvale.

CURIOSITÀ. Tra le curiosità c’è un fratello che gioca in Nfl, Brent, offensive tackle dei New York Jets, stesso ruolo del padre che nel Football Americano vestì la maglia di North Dakota State University. Ma la Segafredo è pronta nelle prossime ore al secondo annuncio. Tony Taylor, 28 anni da compiere ad agosto, americano di Sleepy Hollow, stato di New York, ultima annata in Turchia al Banvit, con 11,8 punti di media, sarà il playmaker, la stella polare tecnicamente parlando del nuovo gruppo. Formatosi alla George Washiington University, anche per lui tanta Europa nel curriculum dopo la D-league con i Tulsa 66-ers, a partire da campionato e coppa vinti in Polonia con il Turow Zgorzelec. Poi, in Russia con l’Enisey, con cui ha giocato la Final Four di Fiba Europe Cup, quindi Strasburgo in Francia prima di ritornare all’Enisey. Nella sua ultima esperienza col Banvit ha disputato la Champions League, la stessa competizione che la Segafredo giocherà quest’anno, mettendo a segno 12,7 punti e 4 assist a partita col 52% da due punti e il 36% da tee. Anche in campionato turco 4 assist di media per quello che sarà il vero ispiratore della squadra.