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La Virtus continua a sognare: battuta anche Milano

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Virtus squadra Tutto pronto all’Unipol Arena per il big match di giornata, con una grande cornice di pubblico. L’anno scorso l’Olimpia perse qui alla sua seconda uscita, mostrando tutte le pecche che si sarebbero rivelate fatali per un campionato di vertice, mentre la Virtus si illuse di poter coltivare il sogno playoff.

Le VuNere di quest’anno sono completamente diverse rispetto a quelle dell’anno scorso e con questa vittoria possono seriamente ambire ad avere un ruolo da outsider. La squadra di Bechi è stata in vantaggio praticamente tutta la partita, è riuscita a variare gli interpreti dell’attacco (4 giocatori in doppia cifra) ed è riuscita a contenere il talento di Milano. D’altro canto la squadra meneghina non è stata in grado di produrre tiri ad alta percentuale, affidandosi troppo spesso al talento individuale. Il consueto spettacolo offensivo di Langford (20 punti, 54% da 2 e 66% da 3) non è stato sufficiente. Gentile invece si è estromesso da solo dalla partita, innervosendosi e costringendo la squadra a giocare senza il suo capitano. Da segnalare anche l’ottima prova di Fontecchio (6 punti, 3 rimbalzi ed un ottimo contributo difensivo) e Cerella (10 punti, 100% da 3, 3 rimbalzi e 3 recuperate).

 

 

La cronaca. La Virtus parte subito bene e sfrutta a pieno il pick and roll con King, che crea diversi problemi a Samuels. La mobilità del lungo delle VuNere viene sfruttata anche per creare mismatch a rimbalzo (8 quelli catturarti sotto le plance avversarie), dove Milano fa fatica ad accoppiarsi. La partita comunque viaggia sui binari dell’equilibrio, anche se la squadra di Banchi non riesce a sviluppare una manovra fluida, affidandosi al talento dei singoli. A 3’28 da giocare il punteggio recita 14-13 dopo un gioco da 3 punti di Jerrels. La sfida tra Walsh e Gentile incomincia ad accendersi, con i due leader offensivi delle rispettive squadre che provano a caricarsi le rispettive squadre sulle spalle. Al primo mini-intervallo la Virtus è avanti 21-19.
Nel secondo quarto Gaddefors commette subito 2° e 3° fallo, togliendosi, per ora, dalla partita. Le Scarpette Rosse provano la carta dei quattro piccoli per provare a sistemare le lacune difensive, con Cerella da #4. I padroni di casa trovano il primo allungo sul 28-22 e, dopo un’infrazione di 24”, Banchi chiama il primo timeout della partita. Gli attacchi vengono sovrastati dalle difese e il tabellone non si sblocca per più di 3′, quando Cerella va in lunetta a realizzare un libero per un dubbio fallo di Walsh. Due giocate da vero campione di Fontecchio tengono la Virtus avanti 33-30. King continua ad essere una spina nel fianco della difesa ed infatti all’intervallo risulta il miglior marcatore dell’incontro: 8 punti e 5 rimbalzi per lui. Alla pausa lunga la Virtus è avanti 37-35, merito sopratutto delle 11 carambole recuperate sotto il tabellone meneghino.
Hardy esce dagli spogliatoi fortissimo e piazza da solo un break di 5-0. L’Olimpia arriva in bonus dopo 2′, frutto anche dei primi due falli di Gentile. Il figlio di Nando si fa dare anche un tecnico per proteste, prima che Banchi potesse sostituirlo. Entra anche Lawal, al suo esordio in maglia Olimpia.  La Virtus scappa a +10, facendo esplodere l’Unipol Arena e obbligando Banchi al timeout. L’impatto di Lawal è pessimo con una stoppata clamorosa subita e un tiro che a malapena arriva al ferro. L’Olimpia sbanda paurosamente in attacco, ma la Virtus non ne approfitta chiudendo il terzo quarto avanti solo 59-50.
Per l’ultimo periodo Banchi ripropone il quintetto small, che aveva fatto bene nel secondo quarto. La mossa paga: due perse per Bologna e 4 punti per Milano, con Bechi che deve interrompere il gioco. Due triple di Cerella tengono in vita l’Olimpia, mentre Walsh inizia il suo show con 7 punti di fila. Il distacco rimane intorno ai 5 punti, con gli ospiti che arrivano al massimo al -3, quando Samuels sbaglia un appoggio da centro area. Il primo canestro di Gaddefors ed un facile appoggio in contropiede di Ware riportano la Virtus a +7. Un antisportivo di Melli prima che la palla fosse in gioco decreta la fine della partita. Il gioco dei liberi consente alla Virtus di chiudere 79-71.