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La Vanoli sogna ad occhi aperti, battuta Sassari

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Luigi Cresta CremonaGresta prepara alla perfezione la gara e trova la prima gioia stagionale per Cremona, Sassari è svogliata e si arrende ai padroni di casa, senza di fatto entrare mai veramente in partita

Rich sblocca la gara con Cremona che prova subito ad allungare 4-0, sfidando Sassari sulla corsa, Drake Diener continua a martellare dalla lunga distanza, ma Cremona mantiene la testa, cercando costantemente l’uno contro uno, sia per trovare il canestro in penetrazione, sia per aprire il campo per gli scarichi, cosa di cui beneficia Kalve, 13-11 al 6′, con sempre Drake Diener protagonista in maglia Sassari.
Se Woodside in maglia casalinga, pare il più caldo sceso in campo insieme a Kalve, in maglia ospite gli fa eco Omar Thomas. Chase a sorpresa ritrova il campo fra gli applausi del PalaRadi, con Sacchetti che nelle rotazioni sceglie Vanuzzo tenendo il quintetto pesante; coach Gresta come previsto concede spazio anche a Marchetti e nel frattempo il quarto si chiude 21-20 a favore della Vanoli.
Sassari parte senza centro di ruolo nel secondo quarto, con Spralja che sostituisce fra gli applausi un positivo Kelly, soprattutto nella metà campo offensiva, ma concedendo 5 rimbalzi a Jhonson nel proprio pitturato.
Parte forte la squadra di Gresta nella seconda frazione, con Jackson e Chase molto attivi nell’attaccare il canestro e Sassari che sembra piuttosto svogliata in attacco, sul 27-20 coach Sacchetti chiama il primo time out.
Al rientro in campo Sassari abbassa il quintettto in maniera netta, con tre play in campo, (T.Diener, M.Green e Fernandez) per Cremona è difficile adattarsi, ma la Dinamo sbaglia diversi tiri aperti e nonostante un piccolo parziale non chiude il gap ritrovandosi costretta a restituire chili al proprio quintetto. Rich sfrutta un ottimo momento, firmando prima il +8 dalla lunetta e poi regalando l’assist a Ndoja per il +11 (36-25) che con la successiva persa costringe Sacchetti al secondo time out del quarto.
Woodside e Rich fanno esplodere il PalaRadi con l’alley oop in transizione (non schiacciato) dopo la stoppata di Kelly su Drake Diener (in netto calo dopo il primo quarto), ma Brian Sacchetti ne segna 4 di fila, riporta sotto la doppia cifra il distacco di Sassari ed è Gresta a chiamare il time out, anche se la Dinamo, continua a dimostrarsi poco lucida su entrambi i lati del campo.
Cremona difende bene e raccoglie i frutti di tutta la preparazione settimanale, che fa emergere tutti i limiti della Dinamo, con la prima metà di gara che viene archiviata sul 46-33, fra la gioia del PalRadi e, la rabbia di coach Sacchetti. Sassari sbaglia si, diversi tiri aperti, ma non morde in difesa, la Vanoli ne approfitta nel miglior modo possibile.

In apertura di terzo quarto, Kalve commette la sua terza penalità, Ndoja ritrova il campo e ringrazia con la tripla, gli fa eco Rich e Cremona arriva a +16 51-35.
Arriva anche il terzo fallo di Ndoja, sempre procurato da Caleb Green ed è Spralja a trovare il campo, con Thomas che ne segna 8 di fila, 57-45 con però Jason Rich a tenere sempre lontana Sassari.
Sassari che comunque si porta a -9 con ancora Thomas protagonista che costringe Gresta al time out, in un infuocato PalaRadi.
La Dinamo è lenta nelle rotazioni difensive e particolarmente molle in entrambi i pitturati, Cremona è molto brava ad approfittarne con Chase e Kelly e la Vanoli ritrova 15 punti di margine con l’and1 schiacciato dello stesso Kelly che spinge coach Sacchetti all’ennesimo time out a 3′ dall’ultima sirena.
La strigliata di Sacchetti sembra funzionare, l’ingresso di M.Green aumenta l’intensità difensiva e la situazione falli dei lunghi della Vanoli, agevola un parziale a favore degli ospiti, che chiudono in rimonta il quarto e prima degli ultimi 10 minuti il punteggio dice Cremona 69 Sassari 60.

Sassari riprova il quintetto basso, Cremona trova di conseguenza il vantaggio fisico e soprattutto vede nelle penetrazioni di Woodside la migliore soluzione offensiva, Kelly annienta Jhonson e la Vanoli ritrova i 15 punti di vantaggio 75-60 dopo poco più di due minuti di gioco e Sacchetti è costretto a richiamare i suoi per l’ennesima strigliata.
Cremona riesce comunque a controllare, le rotazioni ordinate da coach Sacchetti offrono comunque il fianco alle penentrazioni dei padroni di casa, scelta offensiva che mette in luce le qualità di Woodside, che esalta anche Kelly. Il centro della Vanoli mette a referto due stoppate importanti, trova lo sfondamento di Drake Diener e sull’alley opp del già citato Woodside costringe gli ospiti all’ennesimo time out.
I minuti finali sembrano pesare su Cremona, che sembra soffrire per un attimo il rientro di Sassari, propiziato da un gioco da 4 punti di Caleb Green, ma Ndoja con un rimbalzo offensivo imperioso e Rich con l’affondata ad 1′ dalla fine che vale l’ 86-74 chiude la gara.
Vince meritatamente la Vanoli, che mette in luce tutti i difetti della Dinamo, coach Gresta ha preparato nel miglior modo possibile la gara e i suoi hanno preso alla perfezione le indicazioni del loro coach. Nota di merito per Woodside che ha letto alla perfezione la partita, attaccando sull’uno contro uno i propri marcatori quando poteva (alla fine 7 assist), trovando i punti in prima persona o facendoli trovare ai propri compagni sugli scarichi, bene anche Kelly che a quanto pare al PalaRadi ha più fiducia nei suoi mezzi. Rich (25) e Jackson (15) sono le ciliegine sulla torta di una prestazione di squadra da incorniciare, con la Vanoli che inizia di fatto oggi il suo campionato.
Sassari si è dimostrata troppo molle in difesa; è risaputo che la squadra di Sacchetti soffre i giocatori capaci di attaccare sull’uno contro uno, ma la mancanza di un giocatore come Devecchi si è sentita troppo contro una squadra che ha ben altre ambizioni rispetto ai sardi. La serata NI dai 6.75 (7/25) non è compensata da altri tipi di soluzioni offensive, Thomas (24) mette una pezza alla gara non eccezionale dei due Diener e Jhonson va in doppia doppia (15+13), ma il conteggio globale dei falli dei lunghi della Dinamo (3 se consideriamo anche B.Sacchetti) dimostra come fosse necessario un briciolo di aggressività in più nel presidiare il pitturato, se non altro per intimorire le penetazioni avversarie.