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La SuperCoppa cambia padrone, Reggio Emilia in Finale

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achille polonara, reggio emilia In una gara come al solito ricca di sorprese, Reggio batte Sassari e trova la finale di SuperCoppa; tante le  recriminazioni della Dinamo, in una gara condizionata da tanto caos al tavolo degli ufficiali di campo, per colpa di  problema sul cronometro dei 24″ per l’ultima azione Reggiana.

Lavrinovic prima e la truppa Italiana poi trascinano Reggio alla prima storica finale di SuperCoppa; come da consuetudine si viaggia punto a punto sino all’ultimo tiro, con Sassari che sbaglia di fatto la conclusione della vittoria. Coach Sacchetti recrimina sull’ultima azione Reggiana, dopo un errore da parte dei cronometristi che non assegnano 14 secondi a Reggio e poi dopo l’azione sbagliata dalla GrissinBon costringono la terna arbitrale ad un lungo consulto che restituisce di nuovo la palla ai ViceCampioni d’Italia, non soddisfando di fatto nesusna delle due panchine.

La cronaca:
Si riparte da dove si era finito e l’ottava sfida consecutiva ufficiale fra Sassari e Reggio, vede da subito il punteggio scattare verso l’alto.
Reggio che ha cambiato di meno rispetto a Sassari, si affida proprio alla sua coppia di fiducia, il duo Lituano Kaukenas – Lavrinovic segna 11 dei primi 13 punti della GrissinBon; Sassari cerca di rispondere dal pitturato sfruttando il pick and roll di Varnado, sia per mettere in difficoltà il lungo Lituano dal punto di vista fisico, sia per attirare i raddoppi e riaprire il campo per i tiratori, tante infatti le triple biancoblu nel primo quarto. Tanti anche i falli dei campioni d’Italia che finiscono subito in bonus e Reggio ringrazia dalla lunetta con 12 punti e il 100% ai liberi, costruendo il vantaggio che condiziona i primi 10 minuti di gioco. Veremeenko si dimostra un ottima alternativa a Lavrinovic, mentre le tante rotazioni Sassaresi non pagano per la Dinamo con il primo quarto che si chiude sul 21 28.
Copione invertito nel secondo quarto per quanto concerne la situazione falli, Sassari si ritrova sì con Eyenga a 3 penalità ma carica di luci sul tabellone la Reggiana, in particolare Lavrinovic, anche lui costretto a salire a quota 3.
I liberi riavvicinano Sassari e il quintetto basso di Sacchetti, blocca l’attacco Reggiano, ma a non funzionare in casa biancoblu è il marchio di fabbrica dell’attacco sardo, arrivano 0 punti da 4 contropiedi consecutivi e la squadra di Menetti continua a comandare agevolmente, soprattutto con la solita grande precisione dalla lunetta e le solite piacevoli letture di Kaukenas in attacco. Gentile trova il +10 a 2’ dalla pausa lunga, mentre Sassari continua a sprecare nella metà campo offensiva ciò che di buono viene fatto in fase difensiva, anche se appena il contropiede biancoblu funziona, Reggio soffre e il secondo quarto si chiude con la fiammata Sassarese che vale il 37 – 41.

La situazione falli delle due squadre condiziona i quintetti che iniziano il terzo quarto, Veremeenko in campo per Reggio, Alexander per la Dinamo; sale l’intensità difensiva di Sassari e con questa anche la differenza di mezzi atletici tra le due squadre, la Dinamo corre e non poco, Reggio non sembra reggere l’urto e la Dinamo con un parziale di 8 punti costringe Menetti al time out.
Serve la grinta di Gentile per far reagire Reggio, sono le sue triple in uscita dal minuto di sospensione a non far perdere il ritmo ai vicecampioni d’Italia; l’ex Cantù, con il ritorno di Lavrinovic sul parquet e la zona ordina di Menetti, permette alla GrissinBon di riprendersi l’inerzia della gara, con Polonara a brillare a rimbalzo e in contropiede firmando il 51 56.
Sassari trova le triple di Stipcevic per punire la zona Reggiana e con Eyenga che si mangia il campo in 5” in chiusura di quarto ritrova la testa della gara al 30’ 64-63.
Stipcevic prosegue il suo personale bombardamento verso il canestro di Reggio, mentre la squadra di Menetti cambia la sua difesa e grazie alla capacità di Della Valle e soci di reggere sull’uno contro uno, la gara rimane in equilibrio.
Ad ogni azione cambia il nome del protagonista per le due squadre e il ritmo rimane sempre alto, 75 pari a metà quarto, con Polonara bravissimo a lottare a rimbalzo su entrambi i lati del campo.
Lavrinovic, nonostante i falli e la responsabilità, non trema mettendo in campo la solita tecnica e porta Reggio a +4, Sassari riesce a rispondere dalla lunetta con Eyenga dopo due buone difese e si va punto a punto nell’ultimo minuto di gara.
Haynes sbaglia il tiro più facile della sua gara che poteva valere il sorpasso a 42” dalla fine dopo 3 possessi consecutivi.
Arrivano tanti problemi con il cronometro dei 24”, dopo un fallo di Sassari, il cronometro dell’azione non viene resettato, riparte da quota 6 e Reggio è costretta al tiro senza riuscire a fare canestro; la GrissinBon perde dunque palla ma scattano le proteste della panchina Emiliana e la terna arbitrale dopo un lungo colloquio interno e con cronometristi e allenatori, fa ripartire con un nulla di fatto che vede Reggio palla in mano con 6” sul cronometro dell’azione e 16” complessivi, scontenando di fatto entrambe le panchine.
Reggio sbaglia e Sassari attacca, Haynes sbaglia il tiro della vittoria e sul rimbalzo la Dinamo manda Polonara in lunetta con appena 1” sul cronometro.
Per l’ex Varese arriva lo 0/2, ma sul secondo errore non rimane il tempo per la costruzione di un tiro utile e la GrissinBon raggiunge la sua prima storica possibilità di vincere la SuperCoppa Italiana.
Nel solito precario equilibrio tra queste due formazioni, sono le fiammate a fare la differenza, ad ogni azione si trova un protagonista diverso e in questo Reggio riesce a trovare qualcosa in più dalla truppa Italiana, che riesce con la difesa e compensare il gap di rotazioni e atletismo.
Sono Gentile con le sue triple e Polonara con il suo dinamismo intelligenza a rimbalzo a costruire il vantaggio seppur esiguo ma fondamentale, che permettte alla Grissin Bon di arrivare davanti nel rush finale.
Il caos degli ultimi secondi, non toglie comunque a Sassari la possibilità di vincere la gara che non riesce con Haynes a trovare il fondo della retina, l’ex Siena dopo un 100% al tiro sbaglia i due tiri più importanti della sua gara, il primo decisamente più semplice, è quello che poteva ribaltare le condizioni della partita.

I tabellini:
Haynes 10, Petway 9, Logan 13, Formenti, Devecchi, Alexander 3, D’Ercole, Marconato, Sacchetti 5, Stipcevic 13, Eyenga 16, Varnado 9

Reggio:
Aradori 11; Polonara 12; Lavrinovic 14; Della Valle 7; DeNicolao; Pecachek 2; Vereemenko 6; Kaukenas 10; Silins 2; Gentile 15;