La serie di Avellino si ferma a 12 vittorie: grandi meriti vanno a Torino che per la prima volta in stagione vince la terza partita consecutiva, grazie ad un Dyson in grande spolvero, autore di 25 punti.
Avellino dopo essere rimasta a contatto nei primi 20′ (38-39), segna solo 18 punti nei primi 16′ della ripresa, complici una mira da tre punti non eccelsa (3/14) e un numero alto di palle perse.
Torino invece si guadagna i due punti proprio ritrovando il tiro da tre punti, lungamente cercato. Grazie al 4/6 dai 6.75 nel terzo periodo, la Manital si procura un vantaggio vicino alla doppia cifra, che manterrà fino al 39′. Alla fine la percentuale sarà del 42%, lontana dal 29% sin qui in stagione (peggiore fra le 16 squadre in questo fondamentale).
Nell’ultimo minuto però Avellino riesce a rientrare fino al -3 grazie a Nunnally, ma il 5/6 ai liberi di Dyson e White mette in cassaforte il risultato (78-74).
La fiducia delle due vittorie consecutive ha fatto sì che l’approccio al match della Manital fosse eccellente e sopratutto caratterizzato da un game plan chiaro. Appena può infatti Dyson spinge il contropiede e di ciò ne beneficia in primis Eyenga (8 punti nei primi 10′ e 15 alla fine).
Acker dimostra il motivo per cui ha giocato in top team europei e segna a ripetizione, nonostante sulle sue piste si impegni anche Rosselli. Altrettanto però non si può dire in difesa, perchè le sue distrazioni, e quelle di Nunnally, sono frequenti.
L’equilibrio si interrompe quando entra Buva e il suo contributo è come al solito sostanzioso: al 20′ il croato avrà segnato 9 punti, preso 3 rimbalzi e subito 4 falli. E in più manda in crisi White, uno dei top scorer del campionato. Nonostante ciò, grazie alla difesa, Torino scappa sul +6 (37-31) con Dyson che però si infortuna e fa trattenere il fiato ai tifosi gialloblù, accorsi numerosissimi al Ruffini.
A porre fine al break ci pensa lo “scienziato” Leunen con una bomba, l’unica fiammata del suo match (4+5).
Torino crea il gap, non solo con le triple, ma anche grazie ai 7 punti di Ebi, il quale però abbandona presto la contesa perchè commette il quinto fallo al 32′, sanzionato con un tecnico per simulazione, seguito a ruota da Vitucci, che viene calmato a fatica dai collaboratori.
Avellino non ne approfitta, e White sfoga la propria frustazione per le 4 palle perse “posterizzando” Cervi (13 punti nella ripresa), con la schiacciata che vale il +9 a 5′ e 31” dal termine.
L’ex reggiano però converte due alley-oop che tengono a galla Avellino, ma nel finale la rimonta guidata da Nunnally (18 punti con 4/8 dai 6.75) non si concretizza per la freddezza di Torino dalla linea della carità.
Torino conferma i progressi sul piano del gioco, come dimostra ancora una volta il rapporto assist/palle perse: nel secondo periodo infatti 6 canestri su 9 realizzati sono stati “assistiti”. L’innesto di Goulding ha reso la difesa di Torino ancor più rocciosa e ciò ha permesso alla Manital di tener testa ad Avellino, squadra altrettanto compatta che ha forse pagato la serata poco brillante dei due registi Ragland e Green (12 punti in due con 5/16 al tiro).
La rincorsa alle zone più nobili della classifica per la Sidigas si interrompe, mentre quella di Torino verso la salvezza continua: nonostante la terza vittoria in fila, l’Auxilium però rimane ultima in solitaria perchè la diretta rivale Pesaro è riuscita a cogliere la seconda vittoria stagionale in trasferta, a Venezia.
MVP Dyson: si capisce facilmente dal suo body language se sia coinvolto emotivamente nel match. Oggi lo è stato sin dalla palla a due, confermandosi leader e spaccando la partita con due triple consecutive da 8 metri nel terzo periodo. Uomo del destino
Tabellino Torino-Avellino 78-74 (19-20; 20-18; 20-11)
Torino: Dyson 25, White 13, Giachetti, Mancinelli 7, Rosselli 4, FAntoni, Kloof, Bottiglieri ne, Eyenga 15, Goulding 1, Ebi 13. All: Vitucci
Avellino: Norcino ne, Ragland 4, Green 8, Veikalas 4, Acker 15, Leunen 4, Cervi 7, Severini, Nunnally 18, Pini, Buva 14, Parlato.. All:SAcripanti