La rivoluzione di Petrucci parte con le Final Eight di Assago tra wild card, mercato e lodo
Le prossime Final Eight di Coppa Italia saranno più che un round finale in cui si decreteranno i temporanei campioni d’Italia. Difatti, dal 7 al 9 Febbraio in quel di Milano, il Presidente FIP Gianni Petrucci intavolerà con i club della massima serie una discussione su questioni importanti per il movimento nazionale.
Queste le principali tematiche: il possibile impiego della wild card per accedere alla massima serie, una modifica dei periodi di apertura del mercato e l’introduzione di un Lodo Petrucci. Il n°1 della pallacanestro italiana è pronto – di concerto con le società – a valutare tutte le strade percorribili, a cominciare dalla concessione gratuita di una wild card per la serie A, così come dichiarato al Corriere dello Sport: ”I diritti sportivi acquisiti sul campo vanno sempre rispettati, ma siamo disponibili ad una discussione sull’utilizzo di una wild card per una società di una grande città con investitori, un progetto serio ed un impianto sportivo adeguato”; ipotesi da prendere in considerazione nell’eventualità in cui una squadra, che abbia acquisito sul campo il diritto di partecipazione alla categoria, non abbia la possibilità di potervi partecipare per mancanza di credenziali tecniche e/o amministrative.
Per il Presidente Federale è necessario intervenire anche sulle finestre temporali in cui è attivo il mercato, sul modello di quanto avviene per il calciomercato acceso in estate e per l’intero mese di gennaio, a differenza di quello cestistico aperto tutto l’anno: ”In occasione dell’incontro con le società del prossimo 8 Febbraio, chiederò loro di introdurre delle finestre temporali limitate, come avviene nel calcio. Sarà dura però convincere i club ad accettare questa mia proposta. L’ultima parola spetterà comunque a loro”.
L’ex Presidente del Coni ha poi espresso un parere anche sull’opportunità di inserire nel basket il Lodo Petrucci, strumento che nel calcio permette di non disperdere il palmares di piazze importanti che non riescono a dar prosieguo alle loro attività sportive: ”Se me lo chiedono, possiamo parlarne e lavorarci su – prosegue il n°1 di via Vitorchiano – ma si tratterebbe di qualcosa da portare a regime almeno tra un anno”.
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