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La Reyer vince l’ultimo quarto e sbanca Bologna dopo quarant’anni

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I giovani della Oknoplast Bologna reggono tre quarti e poi cedono alla profondità del roster della Umana Venezia (in cui tutti i giocatori sono scesi in campo senza che nessuno superasse i 30′ di utilizzo), che vince l’ultimo quarto 30-16 e porta a casa la partita 66-85.

Come annunciato, la Virtus non manda neanche a referto Smith ed è costretta a giocare senza il suo capitano Poeta e Moraschini, fermo dopo lo scavigliamento di settimana scorsa. Titolare al posto dello statunitense è Mason Rocca, autore di una doppia doppia da 13 punti e 11 rimbalzi di cui ben 7 offensivi, raggiungendo così i 2000 rimbalzi in Serie A. Coach Mazzon decide, dopo le buone prestazioni delle ultime settimane, di promuovere Hubalek in quintetto base, con il giocatore ceco che ripagherà la fiducia mostratagli segnando 14 punti, con un perfetto 6/6 da 2, conditi da 4 rimbalzi e 2 assist.

Ci vogliono ben due minuti per vedere i primi punti segnati sul tabellone, con Imbrò che realizza un canestro da sotto. Il primo quarto si trascina stancamente, chiuso sul 17-16 per la Oknoplast con una tripla di Andusic. All’inizio del secondo quarto si vede una buona Virtus, che arriva anche sul 25-18 con l’unica tripla di Fontecchio (il giovane ha mostrato sprazzi del suo talento, realizzando alla fine 11 punti), prima di subire un parziale di 17-2 della Reyer, guidata dai 10 punti di Zoroski che così scollina i 1000 punti in Serie A. Il primo tempo finisce 33-40, con gli ospiti che danno l’idea di poter chiudere la partita quando vogliono.

Nel terzo periodo la squadra orogranata continua come aveva finito il quarto arrivando anche a +11, ma poi si addormenta e grazie ancora a Fontecchio riesce a finire -2, prima di chiudere il quarto sotto di 5, sul 50-55. L’ultimo quarto è tutto appannaggio della squadra di coach Mazzon, che quasi doppia gli avversari nel punteggio, guidata da un Alvin Young immarcabile, capace di 11 punti in 8 minuti con 4/4 dal campo (di cui 2 triple). La partita finisce qui e c’è spazio anche per il figlio dell’AD Sabatini, Gherardo, che segna un libero, realizzando così il suo primo punto nella massima serie. L’ingresso del figlio dell’ex patron della squadra ha scatenato i fischi del pubblico, già non in sintonia (per usare un eufemismo) con le scelte della società, che sta puntando semplicemente ad ottenere il premio per gli italiani (nella partita di oggi su 200 minuti disponibili 138 sono andati a giocatori di nazionalità italiana) e anche la curva ha protestato, mantenendo gli striscioni al contrario e mostrando solo un laconico “Quale futuro per la nostra Virtus?”.

Entrambe le squadre hanno ottenuto gli obiettivi prefissati, con Venezia che porta a casa i due punti senza soffrire troppo, mentre le V Nere hanno guadagnato qualche minuto nella corsa al premio italiani contro Caserta. In virtù anche di questa considerazione, rimane più che legittima la domanda posta dai ForeverBoys.

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