La Reyer si era presentata alle Final Eight di Firenze con i favori del pronostico ma era stata la prima vittima della Fiat Torino che aveva poi sollevato il trofeo; a meno di un mese di distanza i Campioni d’Italia hanno vendicato l’eliminazione vincendo al Palaruffini contro l’Auxilium Torino.
Non mancano analogie fra i due match visto che entrambi sono stati decisi nel primo tempo: se in Toscana fatale per i ragazzi di De Raffaele era stato un primo quarto con percentuali da incubo al tiro, oggi invece ha fatto la differenza il break piazzato all’inizio del secondo quarto che ha spaccato in due la partita, visto che al 15esimo minuto la Reyer aveva già accumulato ben 20 punti di vantaggio (21-41).
Venezia è partita dalle proprie certezze per costruire la vittoria, cioè da una difesa attenta su ogni linea di passaggio, che ha mandato l’attacco dell’Auxilium nelle sabbie mobili, impedendole di entrare in ritmo per tutti e 40 i minuti e da un attacco spietato che ha messo in evidenza le lacune dei padroni di casa nei pressi del ferro, anche a costo di rinunciare al proprio punto di forza, il tiro da tre.
Protagonisti della vittoria sono stati in parte diversi rispetto alla partita del 15 Febbraio, visto che Daye ha mostrato sin dalla palla a due la voglia di lasciarsi alle spalle la partita dei quarti di finale, “steccata” in pieno, segnando 8 punti nel primo periodo. Insieme a lui protagonista è stato Watt, che nel pitturato ha fatto il vuoto ed ha chiuso con 5/5.
La percentuale da due (16/21 al 25′ poi “sporcata” nel garbage time) non è stata frutto delle giocate individuali ma del gioco di squadra, come confermano i 14 assist (sui 17 canestri dal campo) del primo tempo e i sei uomini in doppia cifra per la Reyer, operaia e cinica quanto basta per mettere in ghiaccio il risultato già al 20′.
Per l’Auxilium, ancora inebriata dal trionfo in Coppa Italia, si tratta di un ritorno alla realtà; nonostante abbiano steccato quasi tutti i big, a metà terzo periodo ha avuto la chance di rimettere in piedi il match, sfruttando una difesa salita di tono e l’entrata precoce in bonus degli avversari per tornare fino al -13 (48-61), ma è bastata una tripla di Peric a “tagliare le gambe” ad ogni velleità, rendendo così inutile l’ultimo periodo.
Da menzionare, oltre ad un alley-hoop da antologia di Deron Washington, la doppia doppia di Mbakwe da 15 punti e altrettanti rimbalzi, anche lui però incapace di mettere toppe alle numerosissime falle nella difese piemontese. I 25 punti di Diante Garrett invece sono arrivati quando l’esito del match non era più in dubbio e non nascondono la sua prestazione insufficiente, avendo l’ex Utah Jazz sofferto dannatamente sia De Nicolao che Jenkins.
Proprio l’ex Pistoia è l’MVP del match: ha incarnato la voglia dei lagunari di vendicare il passo falso in Coppa Italia (e di ribaltare la sconfitta subita in casa all’andata) e di tornare alle “vecchie abitudini” che hanno portato la Reyer al titolo la scorsa stagione. Per lui 15 punti, 5 rimbalzi e 6 assist.
Torino- Reyer Venezia 82-90 (19-26; 27-44; 55-70)
Torino: Akoua ne, Tourè, Mittica ne, Blue 7, Washington 7, Garrett 25 , Vujacic 7, Mbakwe 15, Boungou-Colo 9, Mazzola, Poeta 4,Pelle 8. All: Galbiati-Comazzi
Venezia: Tonut, DeNicolao 13, Bolpin ne, Ress ne, Biligha 10, Watt 13, Daye 13, Jenkins 15, Peric 5, Bramos 9, Haynes 12, Cerella. All: De Raffaele