L’Umana Reyer Venezia mantiene la vetta della classifica in coabitazione espugnando il PalaRadi battendo la Vanoli Cremona per 83-85. Partita molto avvincente e combattuta fino al termine, decisa dagli episodi con i campioni d’Italia che hanno sudato le proverbiali sette camicie per vincerla contro la Vanoli Cremona che ha sbagliato la tripla della vittoria a fil di sirena.
CRONACA_ Per Venezia, giocano Daye e Johnson, Jenkins in tribuna. Per Cremona rientra Johnson-Odom.
Ritmi alti in avvio, Venezia si porta sul 3-4 dopo 2′, la Vanoli risponde però presente con un 8-0 di break per l’11-4 dopo 5′, De Raffaele chiama time-out. Si accende Bramos con due triple consecutive a limare lo svantaggio, per Cremona è il pivot Sims a essere il faro dell’attacco catalizzando anche i falli dei lunghi di Venezia. Dopo il canestro dell’ex Biligha, finisce il primo quarto sul 20-17. Venezia passa avanti con Johnson e Daye per il 20-21 all’11’, ma è un attimo che Cremona torni in vantaggio con Ricci e Johnson-Odom complice anche un antisportivo chiamato a Daye, 25-21 al 13′. Drake Diener mette il +7 casalingo, poi le triple di Haynes e Johnson-Odom mantengono il +7 sul 33-26 al 15′. Peric ci mette un pezza in casa Reyer, poi sono Watt e Johnson a dimezzare ulteriormente lo svantaggio sul 35-33 al 16′, time-out Vanoli. Continua il buon momento della Reyer che lima il gioco di Sacchetti nonostante il canestro di Martin, con il solito Peric a incalzare sotto le plance e Dominique Johnson che non sbaglia, 37-40 al 18′ e Meo Sacchetti costretto a chiamare ancora time-out. Peric porta Venezia sul massimo vantaggio di +5, Sims ci mette la solita presenza aiutato da Johnson-Odom che consegna alla Vanoli il -2 al 19′. Dopo il time-out di De Raffale, è Bramos a chiudere il primo tempo con la tripla per il 43-48 a favore della Reyer.
Si torna in campo e un ispirato Fontecchio porta la Vanoli sul -1 con sei punti in fila, ma Watt risponde presente, 49-52 al 24′. Venezia perde molti palloni (7 nel periodo, 20 alla fine), Daye con l’unica sua tripla della partita dà il +5 veneziano al 27′, ma Drake Diener con un gioco da 4 punti e Milbourne chiudono il terzo periodo sul 62-61 a favore dei lombardi. Ultimo quarto. Con un ottimo Peric sugli scudi, Venezia ribalta il punteggio per il 62-67 al 32′, time-out Sacchetti. Cremona non molla la presa tornando nel match con Martin e un contropiede finalizzato da Johnson-Odom, 66-67 a 6’42” dalla fine, time-out De Raffaele. Sims continua a fare male alla difesa oro-granata, ma Watt dall’altra parte risponde presente, 74-75 a 2’58” dalla fine. Martin con ½ ai liberi impatta, poi Haynes e Drake Diener si scambiano le triple a 1’26” per il 78-78. Il canestro di Watt con 2+1 consegna a Venezia tre punti di margine a 1’14” dal termine. Johnson-Odom e Haynes sbagliano le triple per il pareggio e per l’allungo, poi Sims in post basso mette il -1 lombardo a 21”37, time-out De Raffaele sul 80-81. Fallo sistematico di Cremona su Johnson che fa 2/2 ai liberi, poi follia dello stesso giocatore della Reyer con fallo su Johnson-Odom su tentativo da tre punti a 12”78 per il pareggio. Ma il n°0 della Vanoli fa 1/3 sbagliando il secondo e il terzo libero. Dopo instant replay, palla a Venezia. Haynes fa 2/2 a 6”79, Johnson-Odom segna il -2 a 2”75 sul 83-85, time-out Venezia. Sembra finita, ma Johnson, dopo la rimessa di Peric, pesta la linea perdendo la palla che passa alla Vanoli a 1”56, e time-out Sacchetti. E’ Drake Diener a tentare la tripla da 8 metri, ma non entra. Finisce 83-85.
Ora per entrambe le formazioni è tempo di pensare alle Final Eight di Coppa Italia in programma da giovedì a Firenze.
MVP BasketItaly.it: Hrvoje Peric.
Vanoli Cremona – Umana Reyer Venezia 83-85 (20-17; 43-48; 62-61)
Cremona: Johnson-Odom 23, Martin 11, Gazzotti ne, Diener T. 2, Ricci 4, Ruzzier, Portannese, Fontecchio 8, Sims 21, Diener D. 10, Milbourne 4. All. Romeo Sacchetti.
Venezia: Haynes 8, Peric 18, Johnson 12, Bramos 12, Tonut 2, Daye 9, De Nicolao 2, Bolpin ne, Ress ne, Biligha 5, Cerella, Watt 17. Coach: Walter De Raffaele.
Arbitri: Saverio Lanzarini, Beniamino Manuel Attard e Gianluca Calbucci.
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