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La Manital Torino e quella salvezza che si allontana sempre di più…

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mancinelli, torino

La vittoria della Consultinvest Pesaro ha relegato la Manital Torino a -4 punti dalla quota salvezza.

La squadra neopromossa è infatti ferma a quota 12 e deve puntare a risalire la china passando dagli scontri diretti contro Capo d’Orlando (domenica), Bologna (14° giornata) e Pesaro (15° e ultima giornata), anche se servirà sicuramente qualche altra vittoria per sperare di difendere la massima serie. La Auxilium Torino ha vissuto una stagione complicata, tra infortuni, problemi disciplinari e rendimenti al di sotto delle aspettative che hanno obbligato la dirigenza a cambiare buona parte degli stranieri, anche se i risultati non hanno subito il miglioramento sperato. I nuovi arrivi, a parte Dyson, sono sembrati fin qui dei buoni comprimari, a cui manca il talento in grado di risolvere le partite. Lo stesso Eyenga che potrebbe imporre il suo fisico in Serie A è spesso discontinuo e il suo tiro da 3 ondivago (sotto il 30%) permette alle difese di adeguarsi meglio. Nonostante questo, la Manital è stata in grado di proporre ottime partite contro le prime della classe, anche vincendo (Milano e Sassari), ma ha mancato la vittoria proprio contro le squadre della parte bassa della classifica, lasciando per strada parecchi punti importanti. Lo specchio della stagione torinese può essere la sfida con Milano di domenica, quando i ragazzi di coach Vitucci si sono ritrovati a +9 a poco più di 3′ dalla fine, ma hanno gestito malissimo il vantaggio: anche un giocatore di esperienza come Mancinelli, nei possessi decisivi ha fatto due airball, di cui uno su un lay-up. In questo momento la squadra ha due possibilità: provare a reagire, puntando forte sulle stelle della squadra, visto che Dyson e DJ White sono eccellenti giocatori per il nostro campionato, sfruttando i tanti giocatori che possono portare il loro contributo anche nelle piccole cose (grande esempio Rosselli, perfetto equilibratore di questa squadra), oppure lasciarsi andare alla “sindrome di Calimero”, in cui la rassegnazione rischia di prendere il sopravvento.
Mancano otto partite alla fine del campionato e quindi è presto per iniziare a tirare fuori la calcolatrice, ma i tifosi di Torino si meritano di poter arrivare alle ultime due partite con ancora la speranza della salvezza.