La Fiat Auxilium Torino ha comunicato ieri il giorno X, quello del raduno, stabilito per il 16 Agosto: manca quindi poco all’inizio “ufficioso” della stagione che vedrà la squadra impegnata sia in campionato che in Eurocup, senza dimenticare il diritto acquisito, con la vittoria della coppa Italia, di disputare la Supercoppa italiana, in programma a fine settembre a Brescia.
Rivoluzione a 360 gradi per la società piemontese, che ha liberato senza rimpianti quasi tutti i giocatori, eccezion fatta per Deron Washington, e confermato solo capitan Poeta e David Okeke, le cui condizioni di salute saranno rivalutate a fine agosto da un equipe specialistica che potrà consentirgli di tornare ad allenarsi e porre fine allo stop che dura sin dal 7 Febbraio.
Novità hanno interessato però anche l’organigramma societario, con diversi addii, su tutti quello di Nicolai e De Benedetto, e l’ingresso di Bartocci e Soragna.
Il fulcro del progetto della prossima annata sportiva è facilmente identificabile in Larry Brown: sulle sue idee, e i preziosi consigli del duo Galbiati-Comazzi, che lo affiancheranno nella sua prima esperienza nel Vecchio Continente, è stato plasmato il roster.
Una profonda differenza rispetto alla passata stagione è l’assenza di nomi di grido a favore di una composizione del roster che ha cercato di miscelare l’esperienza di Poeta, Cusin e Delfino con l’esuberanza degli americani, nessuno dei quali può vantare esperienza in Europa, tranne Tekele Cotton.
Quest’ultimo, sulla carta il sesto uomo, ha gran voglia di rivalsa e di rimettersi in gioco, caratteristica che accomuna quasi tutti i nuovi arrivati: l’ex Ludwigsburg è infatti rimasto ai box tutta la passata stagione per un infortunio alla mano.
Roycee White e McAdoo, futuri lunghi titolari, vogliono rilanciare la propria immagine dopo aver “fallito” nel palcoscenico dei grandi, dimostrando il primo il talento cristallino ma mai sbocciato fra i pro della NBA e il secondo di poter recitare un ruolo da protagonista dopo esserlo stato con North Carolina ai tempi del College: per farlo si sono affidati proprio a Larry Brown.
Conferma la volontà di costruire una squadra tosta, sbarazzina e compatta, (verrebbe facile il paragone con i Detroit Pistons del 2004 e del 2005), la scelta nel reparto “piccoli” di due guardie tutto pepe come Tra Holder, guardia senza paura di attaccare il ferro uscita dal Arizona State e Tony Carr, ventunenne scelto da New Orleans nel draft 2018, con una discreta mano dai 6.75 m.
L’unico intoppo di mercato è arrivato con l’ultimo ingaggio, quello di Morris, ala che aveva disputato il finale di stagione con gli Atlanta Hawks e che avrebbe ulteriormente incrementato la “vocazione difensiva” della squadra, il quale ha esercitato l’NBA escape presente nel suo contratto per firmare con i Bucks.
Il suo sostituto è stato individuato in Stojanovic, ex Capo d’Orlando, giocatore duttile e multidimensionale: dopo il grave infortunio al legamento crociato del 2017, è tornato in campo per riprendere il percorso di crescita iniziato con grande slancio.
Le incognite non mancano quindi ma coach Brown è certamente in grado di plasmare il gruppo nel quale non sarà secondario anche l’apporto “carismatico” e tecnico di Carlos Delfino e quello sotto le plance di Cusin.
Il raduno sarà un momento fondamentale per preparare i “nuovi” al basket europeo e avvicinarsi alla Coppa Italia nelle migliori condizioni possibili, con una squadra dotata già di sufficienti anticorpi per affrontare le inevitabili difficoltà che si presenteranno, almeno all’inizio della stagione.