Spettacolo e sofferenza, Sassari ritorna in testa alla classifica, ma Avellino fa tremare il PalaSerradimigni.
Sassari parte con Sosa in quintetto, mentre Avellino trova in Harper la sua risorsa migliore ad inizio gara, per lui 14 punti in 10 minuti, grazie alla scelta di attaccare sistematicamente il canestro sull’uscita in raddoppio di Lawal sui pick and roll; la contromossa di Sacchetti è l’ingresso di Todic, che riempie il pitturato biancoblu e permette a Sassari di ricucire uno strappo importante.
23-27 il primo quarto.
Avellino partre bene con la panchina nel secondo quarto, Cortese e Cavaliero firmano il massimo vantaggio (+9), Sassari è troppo superficiale in attacco, nonostante dei bei recuperi, non concretizza in contropiede, ma con l’uscita di Dyson dal campo la Dinamo si riavvicina a -5.
La capacità della squadra di Vitucci, di convertire in canestri, anche i possessi più difficili e sporcati dai padroni di casa, permette agli ospiti di mantenere il vantaggio sino all’ultimo minuto del secondo quarto; la Sidigas sembra in controllo eppure Sassari con la zone press riesce a ricucire lo strappo, mettere il naso avanti e chiudere in vantaggio la prima metà di gara.
Avellino viene graziata in proporzione alle 13 perse, ma ottiene un buon apporto dalla panchina, Sassari una volta risolto la grana Harper, ritrova gioco e se anche con troppa superficialità in attacco, comanda una gara a volte priva di contenuti tecnici apprezzabili.
Dyson riparte in quintetto per Sassari, ma a parte un lampo per Brooks l’ex Brindisi sembra essere l’anello debole dell’attacco biancoblu, dall’altra parte del campo, Harper prova a riprendere da dove aveva lasciato e tutta Avellino, con grande intelligenza nella propria metà campo e pazienza in attacco, riconquista la vetta della gara. Sassari si affida agli isolamenti, soluzione alternativa quando il pick and roll non funziona, idea poco reddittizia, che viene punita dal gioco in contropiede avversario. 58-63 al 40′.
Ancora una volta l’ingresso sul parquet di Todic, permette a Sassari di trovare consistenza in difesa e una soluzione alternativa in attacco; con il Bosniaco in campo e Sanders su Harper da 4, i padroni di casa sembrano superiori agli ospiti; Avellino accusa anche dopo l’uscita dell’ex Brindisi, 3 palle perse di fila tutte sul filo dei 24”, ma la Dinamo non riesce a dare la spallata finale e la squadra di Vitucci rimane in scia, anche grazie a percentuali disastrose dalla lunetta da parte del Banco.
Sacchetti esterrefatto per una accoglienza negativa di parte del pubblico al ritorno in campo sul parquet di Dyson, sceglie il quintetto basso per i minuti finali, Vitucci regala fiducia a Cavaliero e alla coppia Harper Anosike, sempre mortiferi nel pitturato, l’ultimo minuto inizia sul 74-73.
Vitucci sceglie Hanga al posto di Anosike, mentre Sosa regala 3 punti di margine a 27″ dal termine, con Harper che perde una palla sanguinosa e costringe sul 76-73 ad affidare Avellino al fallo tattico per tenere la gara aperta.
Dyson, non trema in lunetta e la Sidigas nonostante l’ultimo acuto di Harper e l’ennesimo errore ai liberi da parte di Sassari, è costretta ad alzare bandiera bianca. Finisce 81-75 in favore dei padroni di casa.
Avellino si mantiene in gara per tutti i 40 minuti nonostante le 26 perse, l’ultima decisiva, che ha permesso alla Dinamo di creare una forbice impossibile da recuperare, ironia della sorte è proprio il migliore in campo fra gli ospiti ad offrire il break decisivo ai padroni di casa.
Sassari accusa le fatiche di Eurolega, lo si capisce con la poca lucidità in attacco, soprattutto in contropiede, marchio di fabbrica del gioco di Sacchetti. Logan è il migliore dei suoi,perché riesce a compensare la già denotata poca lucidità in attacco; da elogiare anche Todic e Devecchi, che uscendo dalla panchina, riescono a ricurire lo strappo di punti e di fisico che Avellino era riuscito ad imporre.
I tabellini:
Sassari:
Logan 20, Sosa 14, Formenti, Sanders 16, Devecchi, Lawal 13, Chessa, Dyson 10, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 2, Todic 6,
Avellino:
Anosike 13, Gaines 13, Cadougan 5, Gioia, Hanga 4, Banks 4, Cavaliero 3, Cortese 5, Trasolini 5, Severini, Lechthaler, Harper 23,