La difesa di Trento contro l’attacco di Torino: filosofie diverse ma obiettivo comune. I playoff
Quelli di Trento e Torino sono due destini che tendono ad incrociarsi: è una rivalità nata da poco tempo ma che nei cuori dei tifosi delle due squadre è significativa.
Due delle ultime quattro squadre promosse in Serie A si scontrano nel Monday Night (ore 20.45 con diretta su Skysport2) ma arrivano a questo match con risultati ben diversi nelle ultime uscite: Trento dopo aver aggiunto Sutton e Marble nel roster ha trovato la quadratura del cerchio e nel girone di ritorno è senza sconfitte, la Fiat invece ha un ruolino di marcia al di sotto del 50% di vittorie ma è pienamente inserita nella corsa per un piazzamento nelle prime otto, nonostante abbia fatto a meno del suo miglior giocatore,Dj White, nelle ultime due partite.
Le antitesi non sono solo date dai recenti risultati ma anche dalla filosofia: Torino è la peggior difesa del campionato e predilige un numero alto di possessi, la Trento 2.0 è di gran lunga la migliore (poco più di 86 punti su 100 possessi mentre la media delle altre squadre è di 108). Nella striscia di vittorie ha concesso in 5 occasioni su 6 meno di 70 punti agli avversari.
Ma al Ruffini non sarebbe la prima volta in cui una squadra in forma viene “stoppata”: lo scorso anno Avellino si presentò con un filotto di 11 vittorie che rimase tale e consentì a Torino di conseguire due punti che la lanciarono verso la salvezza.
Qui Torino
La sconfitta contro Milano ha dato certezze all’ambiente: la squadra ha fatto di necessità virtù, i giocatori che si sono “suddivisi” i minuti di Dj White hanno compiuto la crescita che in tanti attendevano: si tratta di Mazzola e Wilson, il quale ha dimostrato di potersi prendere responsabilità (8 volte consecutive in doppia cifra).
Vitucci può così guardare al match con serenità, anche perché sembra che Dj White infatti sarà nei 12 ma che il suo minutaggio non sarà quello consueto:”Serviranno compattezza e decisione per superare una squadra che ha cambiato volto. Dovremo pareggiare la loro intensità e il loro atletismo nell’arco dei 40’”
Qui Trento
La parola chiave è gerarchia: ora la Dolomiti Energia sembra aver riconosciuto in Craft il leader. L’ex Ohio State è un “mastino” sin dai tempi del College e la squadra ha fatto propria l’attitudine del proprio leader, ben coadiuvato da Sutton e Forray.
Buscaglia crede nella propria filosofia, convinto di non dover snaturare il proprio gioco ma anzi imporlo per continuare a scalare posizioni in classifica:”Torino ama giocare in velocità e noi invece vogliamo sfruttare le nostre doti difensive, perciò dovremo prestare attenzione agli accoppiamenti difensivi e controllare il maggior numero possibile di rimbalzi. Ci siamo preparati anche per l’eventualità che White rientri ma le nostre attenzioni saranno concentrate anche su Washington, il giocatore per certi versi decisivo per la Fiat”.
La chiave tattica
Gli accoppiamenti difensivi potrebbero essere interessanti, da entrambe le parti: la Fiat non ha giocatori forti fisicamente come Sutton e Hogue, mentre Marble è per certi versi simile a Washington.
Inutile ribadire che gli ex di turno che potrebbero recitare un ruolo da protagonista: Poeta potrebbe aver un notevole minutaggio visti gli acciacchi fisici di Wright, mentre Baldi Rossi potrebbe essere l’ago della bilancia con il suo tiro dai 6.75 (oltre 39% in trasferta, anche se il miglior tiratore è Sutton con oltre il 57%, distante anni luce dal 24% con cui ha chiuso la prima esperienza in bianco nero).
All’andata Torino ha vinto 74-70 contro la Dolomiti Energia disputando un match intenso e approfittando della serata no di Craft (zero di valutazione e palla persa nel possesso decisivo): non è detto che la differenza punti non risulti decisiva a fine campionato, visto che le squadre sono distanti 4 punti.
La lotta playoff entra nel vivo: questo sarà per Torino il primo dei numerosi scontri diretti che ne decideranno le sorti.