Derby d’alta quota quello che andrà in scena Domenica sera al Forun (ore 20.30, diretta Rai Sport1) tra la capolista Milano e l’Acqua VitaSnella Cantù, che occupa il secondo gradino in compagnia di Brindisi e Siena. Se l’interesse per la classifica coinvolge soprattutto gli ospiti, avendo comunque l’EA7 blindato il primo posto, la squadra di Banchi si presenta con volontà di rivalsa (Cantù è stata l’ultima a fermare Milano in campionato) in quello che è di fatto il primo test “vero” tra le due squadre, stanti i numerosi infortuni in casa biancorossa nel derby d’andata e l’arrivo ancora non perfezionato di Hackett.
Qui Cantù – I brianzoli si presentano ala sfida al gran completo, senza problemi di infortuni e con il nuovo acquisto Ivan Buva, ala grande croata appena giunta dalla Lega Adriatica, a disposizione di coach Sacripanti. I biancoblu arrivano dal facile successo nell’altro derby lombardo contro Varese, ben consapevoli che al Forun sarà tutt’altra musica. La vittoria in trasferta manca dal 23 Febbraio (59-77 ad Avellino) e la consistenza dei canturini lontano da casa è il problema per eccellenza per una squadra che ha dimostrato di saper produrre un basket tra i più efficaci nel nostro campionato. Servirà la leadership dei Ragland (16ppg e 3.4 ass col 48% da tre) e degli Aradori (14.9ppg e quasi 5 rimbalzi a sera), per provare a fare risultato, ma con la dimensione di squadra, leggi circolazione di palla, sempre ben presente. E allora ci sarà bisogno del miglior Leunen (7.5ppg con 3.2 ass) per lubrificare l’organizzazione di gioco canturina, spesso molto meno fluida di quanto si vede al Pianella, nonché del cast di supporto dei Jenkins, protagonista di un girone di ritorno a fasi alterne e dei Gentile (10.5ppg col 41% da oltre l’arco), “falso” sesto uomo di Sacripanti, che lo utilizza molto spesso quando la partita si decide. Mani piene sotto canestro per la coppia Cusin–Uter (che combinano per 16,7ppg e 9.6 rimbalzi), impegnati contro l’enorme fisicità dei centri milanesi, Sacripanti si aspetta un contributo da un Abass in buona condizione ed un segnale da un Rullo che invece attraversa un periodo con poche luci sul parquet.
“Sulla carta abbiamo il ruolo di vittima sacrificale – apre un Sacripanti “psicologo” – . Questo è sicuramente un grande stimolo. Dobbiamo fare due cose: toglierci ogni paura, innanzitutto,ed evitare di farci aggredire, perché se arriviamo attaccati nel finale può succedere di tutto. Milano ha un roster di altissimo livelllo, è in un momento di grande fiducia, ha riconquistato il suo pubblico. Hackett ha dato una mentalità più forte e vincente a questa formazione, garantisce grande forza fisica, pericolosità in post basso e la possibilità di fare dei cambi sistematici, ma non è solo Daniel: Jerrells gioca in maniera più efficace perché è meno condizionato, hanno recuperato Moss e Samuels trovando col tempo la chimica perfetta. Senza dimenticare i Gentile e i Lawal o due numeri 4 come Kangur e Moss che schierati insieme possono cambiare su tutti i blocchi. Noi vogliamo giocare la nostra pallacanestro, è chiaro che i pronostici non ci sono favorevoli, ma se dovessimo vincere a Milano la nostra classifica ne guadagnerebbe moltissimo”.
Qui Milano – L’EA7 arriva al derby sull’onda dell’entusiasmo per il successo ampio e prestigioso sul Barcellona in Eurolega. Sostanzialmente certa l’assenza di Langford, impegnato nel recupero senza affrettare i tempi, è la fisicità degli esterni il punto di forza della squadra di Banchi. Hackett (8ppgpiù 3.2 ass) e Moss (11 con 4.4 reb) aldilà delle cifre, svolgono un ruolo chiave sui due lati del campo (non a caso primo e secondo in SerieA per plus/minus, a 10.1 e 9.7, con Melli terzo), per un reparto che conta un Alessandro Gentile galvanizzato, oltre che dalla sfida col fratello, dalla prova super contro i catalani (24 con 7 reb e 6 ass). Senza dimenticare il Jerrells (8.5ppg col 38% da tre) rivitalizzato e spesso decisivo della seconda parte di stagione. Non da meno il pacchetto lunghi con la forza fisica dei due centri Samuels (9.9ppg, 4.6 reb) e Lawal (7.9 più4.2reb), con i due 4 Kangur e Melli (7.8ppg più 5.8reb), alla sua miglior stagione in carriera, che offrono a Banchi diverse soluzioni tattiche. Attenzione anche a Cerella, con la difesa spesso al limite ma efficace sugli esterni avversari.
“La gara contro Cantù è densa di significati, che riguardano la tradizione – esordisce il coach dell’Olimpia – perché queste due squadre hanno un passato glorioso e hanno spesso scritto la storia del nostro basket e quelli che sono più prettamente tecnici: avremo di fronte una squadra molto ben preparata, organizzata, che sta vivendo un ottimo momento di forma già da alcuni mesi, in cui ha elevato il proprio rendimento. Infine ci sono significati di classifica perché Cantù è una delle nostre inseguitrici e certamente vorrà fare di tutto per accorciare le distanze. Sulla scia della sconfitta nella gara di andata dovremo prepararci attentamente a questa partita cercando di imporre il nostro gioco, consapevoli che sarà durissima ma anche che la vivremo in una cornice di pubblico straordinaria, come si addice ad una sfida di questo livello”.
Fattori chiave – La fisicità da Eurolega e la profondità del roster meneghino non hanno eguali in Italia, principale chiave di lettura con cui Cantù dovrà fare i conti. La squadra di Sacripanti dovrà girare al meglio in attacco, in una partita che difficilmente i deciderà sotto gli 80 punti, limitando le palle perse e costruendo i tiri aperti dal perimetro marchio di fabbrica dei brianzoli, primi in serie A per percentuale da tre, 40.1%, e seconda dietro Sassari per quoziente assist/perse, 122.3, dato che crolla però ad 86 (con 12.8 assist e 14.9 perse) lontano dal Pianella. Milano dal canto suo può far valere le proprie qualità difensive, grazie alle quali concede solo il 30.2% dal perimetro (migliore in Serie A) e soli 70 punti a partita (seconda dietro Siena), che scendono a 63.5 nelle partite giocate al Forum.
Precedenti – E’ il derby n°153, in una lunghissima storia che vede 87 successi meneghini contro i 65 dei brianzoli. Sul campo delle Scarpette Rosse il conto dice 58-18, con l’ultima vittoria biancoblu risalente alla scorsa stagione, nel derby dell’Epifania con un grande Markoishvili prima di passare al Galatasaray per le note vicende. All’andata Cantù trionfò al Pianella 87-72 con 17 di Ragland da una parte e 28 di Alessandro Gentile dall’altra. A dirigere l’incontro i signori Vicino, Bartoli e Quarta.
Stefano Mocerino
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