Juan Manuel Fernandez, “El Lobito”, è stato intervistato da Il Piccolo ad “Aperitivo sotto Canestro” e ha parlato della sua Pallacanestro Trieste ancora impegnata nella corsa playoff.
Sulla sconfitta casalinga contro Sassari. “Volevamo tutti un esito diverso, forse involontariamente la posta in palio ha pesato sulle nostre teste. La squadra di Pozzecco è stata bravissima a punire ogni nostro errore, non a caso secondo il mio punto di vista è la compagine più forte del campionato.” Se il ko ci condizionerà? “Certamente non è stato digerito, tutto il gruppo ha addosso la giusta rabbia per riprendere a lavorare in vista della sfida di domenica. Già oggi saremo in palestra a faticare, a giocare duro, perché al Forum non vogliamo fare calcoli guardando le avversarie, ma contare su noi stessi ”.
La sua seconda casa. “Trieste è la mia casa. . .fuori di casa. Quando scelgo una piazza dove andare a giocare, valuto prima le condizioni ideali per la famiglia, poi i soldi. In città ci troviamo benissimo, motivo per cui voglio restare a lungo qui”
Dopo l’arresto del presidente Luigi Scavone. “Non posso dire che non mi abbia colpito, o che non ci abbia pensato. Però io e i miei compagni abbiamo avuto le rassicurazioni del caso dal primo minuto, concretizzate da dati di fatto. Sono convinto che tutto si risolverà senza problemi”.
Sulla decisione di restare a Trieste-città anche in estate. “Con Marco Legovich abbiamo studiato un piano di lavoro che mi impegnerà durante tutta la pausa estiva. Sono fortunato perché le mie poche ferie le trascorrerò in Europa seguendo mio fratello in tournè (campione paraolimpico di tennis ndr.), quindi non avrò spostamenti dispendiosi oltreoceano”.