Un countdown da urlo, per una partita pazzesca.
Pistoia riesce a superare Pesaro dopo aver gettato al vento 13 punti di vantaggio del terzo quarto, ma con i marchigiani praticamente sempre avanti nei supplementari. Partita epica, come è stata descritta da Andrea Pecile in sala stampa.
10 il voto di JaJuan Johnson. Il ragazzone di Indianapolis finalmente ha fatto capire a tutti come mai i Boston Celtics lo abbiano fatto esordire in Nba. Da oggetto sconosciuto a leader indiscusso. 37 punti, 17/25 dal campo, 3/3 ai liberi, 13 rimbalzi, 2 stoppate e 43 di valutazione. Volete di più?
9 gare e 9 sconfitte per coach Sandro Dell’Agnello a Pistoia. Il livornese non riesce a sfatare il tabù del PalaCarrara nemmeno in questa occasione. Che debba allenare Pistoia per vincere qua?
8 i rimbalzi di Brad Wanamaker. Finalmente il play americano dimostra il suo valore, nonostante le 4 palle perse. Mette a referto 29 punti con 8/14 da due e 2/2 da tre punti e condisce il tutto con 3 assist e 33 di valutazione, ma soprattutto è sempre presente e fa la cosa giusta al momento giusto. Pistoia ha bisogno come il pane di averlo sempre in questa condizione.
7 i giocatori che Dell’Agnello ha effettivamente utilizzato. A parte Bartolucci, che gioca un minuto, Dell’Agnello è costretto a far giocare il quintetto per oltre 46 minuti a testa, con Young che rimane in campo solo 14 minuti e dando ben 29 minuti ad Amici. Oltre ai problemi economici ci si mette anche la sfortuna. Il nuovo arrivo Johnson forse non sarà come quello di Pistoia, ma può essere sicuramente utile alla causa.
6 le bombe di Bernardo Musso su 11 tentativi. Straordinaria la sua prestazione, con la chicca delle 3 bombe consecutive nel primo supplementare, che avrebbero stordito un bue. Mette anche la bomba a fil di sirena nel secondo supplementare, replicando quella di Wanamaker che sembrava aver messo i sigilli alla gara. Lui è stato il vero americano per i marchigiani, chiudendo con 29 punti, ma anche 7 rimbalzoni.
5 i falli di Galanda, Cortese e Washington a fine gara. Gli arbitri, soprattutto nel secondo quarto, fischiano di tutto, sciupando anche un po’ la gara e scontentando entrambe le formazioni. Pesaro tira ben 42 liberi, contro i 25 dei padroni di casa e, in tutta sincerità, non si è vista tutta questa differenza nei falli commessi.
4 la valutazione finale di Ed Daniel. L’americano ancora non riesce ad inserirsi e viene spesso sovrastato dai lunghi avversari, soprattutto in post basso. E’ giovane ed inesperto, ma ha grandi qualità atletiche. Commette un’ingenuità pazzesca, beccandosi un tecnico e permettendo a Pesaro di trovare un break di 7-0 che la rimettono in partita. Con la “chioccia” Galanda, può anche diventare un grande.
3 fa rima con 33, la valutazione di Deron Washington. Altra prova di sostanza del lungo pistoiese che pian piano si sta dimostrando acquisto azzeccatissimo. 14 punti e basse percentuali al tiro, ma anche 6 rimbalzi e 6 falli subiti.
2 le bombe di Trasolini. L’italo canadese continua a stupire tutti e regala una prestazione sontuosa. Grande sacrificio in difesa con 10 rimbalzi e 7 falli subiti. Ci mette 22 punti, 2 stoppate e 28 di valutazione. Sinceramente è impossibile chiedere di più a questo ragazzo che è probabilmente il miglior acquisto dell’anno.
1 la valutazione di Guido Meini. Questa mera statistica dice pochissimo sulla gara del play toscano; segna una bomba e subito dopo ruba palla a Pecile, costringendolo all’antisportivo. Regala momenti di riposo fondamentali a Wanamaker, che alla fine ripagherà con una grande gara. Se Meini è questo tutto l’anno, Pistoia può essere più serena.
0 punti per Alvin Young. Gioca 14 minuti con 0/3 dal campo, 3 rimbalzi, 3 falli fatti e -3 di valutazione. Forse aveva dei problemi e l’infortunio lo ha bloccato, ma forse non ha avuto il cuore da guerriero che, la sua squadra, avrebbe meritato.