Il futuro della Fortitudo con il presidente Pavani. “Dobbiamo costruire una casa con fondamenta importanti”
In tantissimi hanno risposto alla chiamata del Presidente Christian Pavani.
Un’assemblea che ha il sapore di un vero e proprio brain storming collettivo tra dirigenza e popolo bianco-blu. Tre i temi al centro del raduno all’interno della calda e accogliente cornice di Casa Fortitudo. Il più impellente è il nome da scegliere per ovviare alla temporanea mancanza del centro americano Henry Sims. L’infortunio al quarto metacarpo della mano destra costringe la società a cercare sul mercato un giocatore a gettone, come confermato da Pavani al nostro sito. Tre i nomi lanciati dal Presidente: Kyrylo Fesenko, Yanick Moreira e Dane DiLiegro. Troppo presto però per sapere chi dei papabili sarà l’innesto al roster attuale, con la speranza di poter chiudere ogni trattativa entro i termini di tesseramento in vista della trasferta a Pesaro.
La “questione pivot” non è stata però la più importante discussa in serata. Ai tifosi è stata proposta quello che probabilmente è il tema più spinoso per la programmazione di una squadra che si prepara alla prima stagione nella massima serie dopo dieci anni di purgatorio innescato da problemi e inadempienze societarie: il marchio.
“Problematica seria”, sottolinea Pavani, “risalente ai travagliati anni del fallimento e della rifondazione creatasi con la registrazione del logo da parte di SG Fortitudo. La situazione attuale, – specifica il Presidente, – fatta di accordi su base annuale per la concessione del brand a Fortitudo 103 non solo rende impossibile la chiusura di contratti importanti in termini economici con sponsor tecnici e commerciali ma non rende giustizia al duro lavoro di rivalutazione del brand stesso. Trovare una soluzione migliore significherebbe sbloccare lo sviluppo del marchio Fortitudo, garantendo un più roseo e solido futuro alla passione degli instancabili tifosi che argomentano con Pavani le diverse opzioni percorribili. Il tema resta aperto ma quel che certamente si evince dal dibattito è l’intenzione condivisa di non abbandonare l’Aquila bianco-blu.”
Aperta resta anche la gestione del derby da parte del club. Superato ormai da mesi il dialogo nelle sedi della Lega per sostenere l’ “operazione fiera”, intesa quale convention cestistica di 9 giorni in vista del derby bolognese, si tratta ora di scegliere il miglior modo per gestire il match casalingo e valorizzare il patrimonio fortitudino. All’opzione Unipol Arena considerabile più sicura grazie agli introiti della vendita di biglietti ed extra, si erge un progetto interessante con alcune opzioni da poter valutare. Punti di incontro tra Pavani e i tifosi presenti sulla possibilità di proporre una manifestazione adiacente al Paladozza per sostenere economicamente la squadra e al contempo celebrare la storia, valorizzando così la settimana che porterà alla sfida con le V Nere. Convince anche l’idea di contributo di ogni abbonato emersa dal dibattito. Una cifra simbolica a seconda del settore occupato.
C’è tanto entusiasmo nel mondo bianco-blu. Entusiasmo che travalica l’evidente obiettivo salvezza confermato dal Presidente Pavani a colloquio con noi.
“L’entusiasmo dei tifosi della Fortitudo non lo scopriamo certo oggi, quindi abbiamo deciso di fare questa iniziativa perché lo dobbiamo a loro. Sono 4 anni che fanno sold out, quindi è giusto che una società parli anche coi propri tifosi. Diciamo che questo è il primo appuntamento e vogliamo farne altri (…) abbiamo grande voglia, dopo 10 anni essere tornati in Serie A per noi è un orgoglio enorme. Cerchiamo di starci e di mettere le basi per il futuro. Le basi sono solide ma dobbiamo costruire una casa con fondamenta molto importanti”.
Occhi puntati sul debutto stagionale del 24 settembre in casa della Prosciutto Carpegna Pesaro quando i 300 tifosi bianco blu affiancheranno la squadra dentro la Vitrifrigo Arena con la promessa di riunirsi nuovamente in dicembre per capire dove sta andando e dove vuole dirigersi questa Fortitudo.
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