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Grandi polemiche su Pietro Aradori che posta tesi negazioniste sul Covid, poi il dietrofront

Grandi polemiche su Pietro Aradori che posta tesi negazioniste sul Covid, poi il dietrofront

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Pietro Aradori, guardia-ala della Fortitudo Lavoropiù Bologna, già capitano della Nazionale, s’è lanciato sui social in un sentiero minato.

Tutto nato da un discutibilissimo post del giocatore sulla sua pagina privata di FB, che rilanciava teorie negazioniste e cospirazioniste sulla pandemia tratte dal blog di Cesare Sacchetti. Pandemia, vaccini, negazionismo, complottismo e “dittatura mondialista” gli ingredienti della urticante riflessione (di cui non si sentiva il bisogno). Ma tant’è, sulla pagina Facebook del cestista, compare lo sproloquio, poi rimosso, che ha innescato l’indignazione del web e il repentino dietrofront.

 

A rispondere per primi, una coppia bolognese, Paolo Onofri Andreatta e Alice Ferrari, che hanno scritto sia alla società che ai giornali, chiedendosi come sia possibile che la società Fortitudo, sempre presente in iniziative benefiche al Gozzadini (dove il figlio della coppia è seguito per leucemia), abbia accettato una uscita in contrasto con quei valori.

pietro aradori covid

La società si è mossa privatamente, sia contattando la coppia che suggerendo al giocatore di rimuovere il post incriminato, con Pietro Aradori che – dopo aver confermato in un commento al post che quelle erano le sue idee – ha cancellato e poi in altro post social spiegato di non essere un negazionista e chiesto di non essere strumentalizzato. Affermando che farei il vaccino oggi stesso, utilizzo tutte le precauzioni perchè ci credo ed è giusto.

https://twitter.com/pietroaradori/status/1374775927868174339


La cosa ha però fatto il giro del web e non solo, finendo oggi su quotidiani nazionali e facendo montare una unilaterale protesta contro il giocatore: molti tifosi hanno chiesto alla società di rescindere il contratto pluriennale “per giusta causa”.