Come un match di boxe, dopo una battaglia lunga 40 minuti, Capo d’Orlando stende la Reyer Venezia ritrovando la vittoria dopo 8 sconfitte consecutive e 6 k.o. interni di fila.
La vittoria di stasera rappresenta una vera e propria liberazione per la truppa di Di Carlo, che è riuscita ad avere la meglio dopo una gara molto brutta.
Si leggeva tanta voglia di fare bene ma anche tanta paura di sbagliare negli occhi dei giocatori della Betaland, che con la pressione del pubblico addosso non potevano di certo deludere le aspettative.
Il primo tempo ha visto le due squadre in netta difficoltà offensiva, e per capirlo basta leggere il punteggio: 18-26 dopo i primi 20 minuti, se non è un record in Serie A, ci andiamo molto vicini.
Le percentuali e lo spettacolo iniziano a migliorare con la ripresa del gioco al ritorno dagli spogliatoi, quando Venezia sembra poter mettere il piede sull’acceleratore e scappare via.
La svolta per i padroni di casa arriva qualche minuto dopo, quando l’intensità difensiva aumenta grazie alla freschezza di due giovani: Laquintana e Stojanovic.
Anche il pubblico, quindi, entra in partita e comincia a credere nella rimonta nonostante il -14 toccato al 25’. Di Carlo abbassa il quintetto, gioca senza Oriakhi e con Jasaitis da 4 e così la Betaland ritrova anche la via del canestro seppur realizzando quasi sempre da sotto. Il punteggio al 35’ viene ribaltato e vede Capo d’Orlando davanti, ma Venezia è brava a non perdere la testa e, con la giusta pazienza in attacco, trova due bombe di fila con Goss e Ress, proprio quando Jasaitis era tornato in panchina per rifiatare.
Capo d’Orlando non perde energia, lotta col cuore e su ogni pallone; una tripla di Nankivil riaccende le speranze, poi è Bowers a segnare una canestro quasi impossibile.
Nei possessi finali, lo stesso Bowers stoppa Goss e lancia il contropiede ma i padroni di casa perdono banalmente il pallone. L’azione decisiva la gioca Laquintana, che si butta dentro e prende il fallo, realizzando poi i due tiri liberi del +2.
Il finale, questa volta, sorride ai siciliani, perché Venezia sbaglia l’ultimo possesso con Bramos ed il PalaFantozzi può finalmente esplodere di gioia.
BasketItaly.it MVP: Simas Jasaitis. 13 punti, 5/8 da due, 1/4 da tre, 6 rimbalzi, 12 di valutazione. Non sono i numeri ad incoronare Jasaitis come MVP della gara, ma è la determinazione e la voglia di stringere i denti (nonostante i problemi fisici) e dare tutto per vincere questa partita.
Stasera Jasaitis si dimostra un campione prendendo in mano la squadra nei momenti di difficoltà e segnando dei canestri fondamentali. La sua assenza in queste giornate si è fatta sentire, e se Capo d’Orlando questa sera ha vinto gran parte dei meriti vanno a lui.
Betaland Capo d’Orlando – Umana Reyer Venezia 55-53 (10-20; 18-26; 35-39)
Capo d’Orlando: Galipò G. n.e., Stojanovic 4, Basile 3, Ilievski 2, Laquintana 9, Perl 3, Jasaitis 13, Munastra n.e., Galipò M. n.e., Bowers 11, Oriakhi 2, Nankivil 7. Coach: Di Carlo.
Venezia: Goss 14, Bramos, Tonut, Jackson 4, Green 4, Ruzzier, Savovic 11, Owens 11, Ress 9, Ortner, Viggiano, Pettenò n.e.. Coach: Recalcati.
Tiri da due: Capo d’Orlando 18/45 (40%); Venezia 16/30 (53%)
Tiri da tre: Capo d’Orlando 4/18 (22%); Venezia 4/27 (15%)
Tiri liberi: Capo d’Orlando 7/11 (64%); Venezia 9/11 (82%)
Rimbalzi: Capo d’Orlando 43 (27 dif., 16 off.) ; Venezia 33 (25 dif., 8 off.)
Assist: Capo d’Orlando 9, Venezia 10.
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