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Ale Gentile: “Resto a Milano, ho voglia di rivincita”

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alessandro gentile, milanoSull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport è stata pubblicata un’intervista al capitano dell’Olimpia Milano che ha appena firmato un prolungamento del contratto fino al 2018 e al quotidiano in rosa spiega i retroscena della decisione, in cui ha pesato il ritorno di Proli.

Ha speso, ovviamente parole importanti anche per Repesa il nuovo allenatore della squadra meneghina che è stato importante per Gentile perchè lo ha fatto esordire in Serie A con la maglietta di Treviso. Non manca però di ringraziare anche Luca Banchi.

Gentile e Milano ancora insieme, perchè? “Appena conclusa la stagione mi sono isolato era troppo grande l’amarezza e la delusione, poi dopo qualche giorno ho incontrato Livio Proli; mi ha detto che sarebbe ritornato nel club e che voleva riportare Milano dove merita di stare ripartendo da me. La sua decisione di tornare ha influito molto, ero ancora titubante sul futuro, non ero sicuro di rimanere”.

Poi cosa è successo? “Ho parlato con Giorgio Armani che mi ha fatto sentire affetto e vicinanza. Poi ho ripensato al calore che i tifosi mi hanno fatto sentire dopo gara 7 e non potevo andare via dopo una stagione così deludente. Ho dentro il fuoco della rivincita, il tricolore va riconquistato, non me ne andrò fino a quando non succederà”.

Ha firmato fino al 2018, ma con delle uscite? “Non lo so e non mi interessa, per i prossimi tre anni sono un giocatore di Milano. Rimango per Armani, Proli e i tifosi. Fuggire dopo un fallimento non è nella mia natura”.

 

Dunque Houston e la NBA possono aspettare? “Per la verità la probabilità più concreta era di mettermi alla prova in un altro club europeo. La NBA è un sogno che rimane nel cassetto. Prima ho bisogno di conforntarmi in Europa”.

Vincere lo scudetto significa spodestare Sassari che ha vinto tutto “Complimento alla Dinamo e a Reggio Emilia che hanno acceso i riflettori sul nostro basket. La finale non l’ho vista. Complimenti a chi ha vinto tutto e a chi ha dimostrato che con gli italiani si può arrivare a un tiro dalla vittoria dello scudetto”.

Milano riparte da Jasmin Repesa che conosce bene “sono molto contento di questa scelta, ma mando un grazie anche a Luca Banchi che comunque, anche tra critiche, è riuscito a riportare lo scudetto a Milano dopo 18 anni. Repesa è un tecnico di esperienza che ama lavorare con i giovani e che è stato fondamentale per la mia carriera. Mi ha plasmato come giocatore”.

Gentile ricomincia quindi da Milano con quale messaggio? “L’anno passato ci serva da lezione. Bisogna ripartire con umiltà, con i piedi per terra. Che è un po’ quello che è mancato la scorsa stagione. Poi serve sostegno reciproco nei momenti di difficoltà. Insomma voltiamo pagina e restiamo uniti”.