Dopo il direttore sportivo Giulio Iozzelli, arriva la conferma attesa da tempo. Giacomo Galanda, abbandonata l’attività sportiva. rimane a Pistoia come dirigente. Come spiega lui stesso in conferenza stampa, il suo ruole è ancora da definire esattamente, ma sarà una sorta di supervisore.
“Questa è una società seria, con persone che sono volte ad inseguire un sogno; è questa la mentalità che mi piace, la voglia di migliorarsi investendo sul lavoro. In questi anni ho già iniziato ad operare dietro la scrivania, organizzando cose legate al basket, che hanno anche aiutato i pistoiesi a seguire la pallacanestro. Negli ultimi anni ho fatto anche la chioccia, il collante per il gruppo e quindi non ci saranno grandi stravolgimenti, perchè già da tempo sono avviato verso la scrivania. Il mio impiego verrà pian piano definito, ma la mia figura la immagino un pò come supervisore, perchè questa società deve crescere nella progettualità futuro.
Su questo credo di avere delle idee e la giusta esperienza, perchè la società deve essere durevole nel tempo nelle persone, oltre che nelle finanze. Dovrò occuparmi del settore giovanile, che è la pallacanestro che ci porta avanti, che va potenziata e migliorata; il secondo aspetto è il fatto che dovremmo essere l’unica realtà Toscana, quindi diventiamo un punto di riferimento. Vogliamo allargare la nostra base e far conoscere la nostra società come un modello, trovando nuove collaborazioni; questo soprattutto per reperire nuovi talenti, nei vivai in Toscana, ma non solo.
Il mio ruolo sarà anche istituzionale, divenendo un pò immagine della società. Non posso dire farò questo o quello; seguirò i progetti che abbiamo in mente, alcuni avviati, altri solo pensati. Quindi più che general manager, sarò un supervisore generale. Voglio migliorarmi a livello professionale, ma non voglio dimenticare la base che è la famiglia; questa società deve crescere professionalmente, ma non vuol dire abbandonare le radici e la familiarità nei rapporti e questo deve essere il nostro marchio di fabbrica. Appena avremo completato l’organico parlerò anche con Iozzelli, con il quale ho un ottimo rapporto per capire come posso collaborare con lui. Sono a disposizione in questo caso. Per chiudere, dovrò essere un anello di congiunzione fra i vari reparti”.
Dall’alto della sua esperienza, Galanda sa esattamente che con questi chiar di luna, diventa fondamentale investire sui giovani e creare un settore giovanili importante.
“Gli stranieri sono un valore aggiunto importante, ma dobbiamo lavorare sul mercato italiano, sia per la nazionale, sia per il movimento. Il gruppo di Reggio Emilia ha vinto in Europa, ma è anche la squadra che ha più italiani sotto contratto; altre squadre puntano unicamente sugli stranieri, che poi magari non producono. Il trend deve essere quello; quest’anno abbiamo avuto 5 americani di qualità, ma gli italiani hanno fatto un grosso lavoro”.
Quanto potrà mancarti il campo? “Sono stato fortunato, perchè ho giocato fino a 39 anni ed ho avuto modo di metabolizzare l’abbandono. Abbiamo fatto la festa, poi ho giocato altre 5 partite; più avanti il campo mi mancherà. Tanjevic ci diceva sempre che noi giocatori non capivamo cosa si prova a stare fuori e non poter andare in campo. Lui voleva difendere, lottare e cercare di vincere. Da fuori poteva solo darci indicazioni e questa cosa la avremmo capita solo quando saremmo stati dall’altra parte della barricata. Sappiamo che la nostra esperienza finisce, ma è anche vero che tutti non hanno la possibilità di farlo. D’altronde bisogna accettare un ruolo, come si accetta l’età”.
Intanto, da Venezia, giungono voci di un fortissimo interesse per Brad Wanamaker.
Ultimo dato, gli abbonati di Pistoia che ad oggi, sono già oltre 1300 per la stagione 2014/2015.