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Fotu e Tessitori confezionano il successo a Treviso contro una tutt’altro che arrendevole Fortitudo

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Domenica di passione al PalaVerde. Contornato dal nostalgico “verde Benetton” lasciato sul parquet del palazzetto trevigiano, si riaccende per la seconda volta quest’anno la rivalità tra Treviso e Fortitudo. Uscite entrambe con buone vittorie dal ventesimo giro di boa, le due neopromosse cercano continuità, approcciando in maniera differente l’appuntamento di questa sera.

Il sentito minuto di silenzio e la dedica dei 24 secondi a Kobe Bryant e alla figlia Gianna anticipano un primo quarto combattuto tra le due squadre. Rompe il ghiaccio della palla a due la Fortitudo ma è la De Longhi Treviso a partire con il piede giusto, mettendo la testa avanti fino alla fine dei primi dieci minuti di gioco. Buoni spunti da entrambe le parti del campo. Inizia bene la serata da tre per la Pompea mentre comincia senza troppi indugi a prendere confidenza con il nuovo contesto Ivan Almeida (schierato nel quintetto titolare da Menetti). Una sola lunghezza separa le rivali nella prima ripartenza. Seconda frazione dominata dai trevigiani, abili nello sfruttare le tante palle perse dai ragazzi di Martino. Una buona difesa e un attacco equilibrato e frizzante consentono alla De Longhi di scappare sul +10 a fine primo tempo. Grande protagonista in questa fase Isaac Fotu. Il lungo neozelandese domina il pitturato e mette in ombra anche il gigante Sims.

Ad uscire con più energia dagli spogliatoi è Almeida. Con Fotu rallentato dal cambio di strategia dettato ai suoi da Martino, è il neo acquisto a splendere su entrambi i versi del campo. La Pompea trova nella prima metà di terzo quarto un minimo di continuità, utile per rosicchiare con sudore e impegno parte della doppia cifra di distacco. Il cambio di Sims sul terzo fallo personale affonda però i felsinei, folgorati dal cambio di passo dei trevigiani, inarrestabili nell’attacare il canestro. Per Martino è Aradori a ergersi quale leader emotivo del team. Con il suo bagaglio d’esperienza, il bresciano attacca senza troppa paura la difesa di Menetti e rallenta il ritmo della De Longhi. Prova a spezzare la costanza avversaria anche Leunen, facendo valere la precisione dalla distanza e la possenza nel pitturato. Partenza forte per Daniel nell’ultimo quarto. Il lungo americano trova la stessa confidenza vista nella trasferta romana di qualche mese fa e incide da entrambe le parti del campo. Gioca la carta finale Treviso. Alzare ulteriormente l’intensità andando a pressare a tutto campo e in raddoppio sui portatori di palla. Non avviene però quanto sperato da Menetti: costringere a commettere errori irreversibili i felsinei che lottano contro il tempo e lo svantaggio. Sul +4 è Tessitori ad esaltarsi e realizzare un quarto periodo da ricordare: 12 punti in dieci minuti, incisivo su ogni possesso e principale fautore di tante altre palle perse della Pompea.

Treviso torna alla vittoria davanti al proprio pubblico con il 78 a 66 odierno e lo fa aggiungendo la perla dalla distanza sulla sirena finale di Jordan Parks. Un match fatto di alti e bassi determinato dal nemico comune tanto a Treviso quanto a Fortitudo. I cali di intensità e concentrazione alternati hanno indubbiamente regalato grande spettacolo per questo 21º turno. Nuova sconfitta lontana dal PalaDozza per la Fortitudo che può vedere con positività la grinta trovata nei momenti di maggiore sconforto. Una buona base per affrontare settimana prossima la Virtus Roma continuando a inseguire la continuità tanto agognata da Martino e dai tifosi. Altro boost al morale di squadra e tifosi per la De Longhi Treviso, in attesa del derby di ritorno sul campo della Reyer Venezia. Titolo di MVP che questa sera deve necessariamente essere diviso in due ed assegnato tanto a Fotu quanto a Tessitori. Combinato da 34 punti per la coppia di lunghi che dandosi il cambio tra primo e secondo tempo ha steso la Pompea.