Fortitudo-Pesaro: la cura di coach Sacco regala il primo trionfo alla Carpegna. Super Sims lotta ma non basta
17 punti per Troy Williams nella partita della vita per la Prosciutto Carpegna Pesaro
Finale al cardiopalma per dare il via al girone di ritorno per Pesaro e Fortitudo. PalaDozza con qualche sedia vuota in più del solito per “l’aperitivo” contro la Prosciutto Carpegna Pesaro. Sarà stata forse l’avversaria di questa settimana a scoraggiare i tifosi mancanti. Contro ogni aspettativa il posticipo tra le due storiche rivali porta un esito inaspettato. Termina infatti su uno dei campi più difficili del girone di andata la lunga rincorsa alla prima vittoria della Victoria Libertas. Battendo la Pompea per 77 a 80, Giancarlo Sacco centra il primo obiettivo affidatogli dalla società pesarese. E lo fa con gusto, eguagliando la Germani Brescia nel tornare vincente dal Madison di Piazza Azarita.
Una partenza tranquilla per la Pompea che lascia spazi agli avversari in maglia rossa. Sims mostra subito i muscoli e serve la specialità di casa: stoppata su jumper appena fuori nel pitturato (ben tre i possessi bloccati dal pilastro bianco-blu nel primo quarto). Anche in modalità crociera la Fortitudo pare non avere grossi problemi nel gestire l’azione di gioco. Pur concedendo qualche recupero di troppo alla Carpergna, i ragazzi di Martino sfoggiano impassibile calma. La serrata difesa del pitturato da parte dei ragazzi di Sacco comporta qualche goccia di sudore in più per Sims. A dare momentaneo respiro e sollievo ci pensa Daniel con una funambolica danza in area quasi allo scadere dei primi 10 minuti. Sale lievemente il ritmo alla ripartenza dal primo break. È sempre Daniel a far esultare il palazzetto con un’altra prodezza al limite. Sull’orlo della doppia cifra di distacco, frutto di una solida gestione dell’attacco e dell’eccessiva rilassatezza dei padroni di casa, Martino ordina di incrementare decisamente il ritmo. Pesaro si avvale spesso del fast break per sorprendere i felsinei, eccessivamente “spreconi” e scappare sul +12. Il time out di Martino permette a Leunen di accendersi (principale arma offensiva con 11 punti consecutivi prima dello scadere del primo tempo) e rispondere quasi da solo alla Carpegna che continua a fare sfoggio di quelle qualità mostrate in trasferta nelle ultime settimane.
Riprendono le ostilità sul parquet con quella che sembra essere la stessa sinfonia. La Fortitudo non si impegna a sufficienza per limitare la sfortuna che continua a giocarle brutti scherzi. Alzano la testa nella ripresa, offensivamente parlando, anche Aradori e Sims, opachi nei primi 20 minuti. Il duo di talenti bianco-blu prosciuga il tesoretto della Carpegna nel giro di 4 minuti. Un pizzico di confusione inizia a guastare la pietanza cucinata da coach Sacco. Due palle perse nel giro di pochi minuti per colpa di falsi palleggi prontamente sanzionati. Attingendo a tutta la sua sapienza, il tecnico della Carpegna trova ancora una volta gli ingredienti utili a limitare i punti cardine della Pompea ed esattamente come a metà del primo tempo costruisce un cospicuo vantaggio. L’ultima frazione di gioco si apre per Martino con il gravoso compito di porre rimedio ai troppi errori commessi in mezz’ora di gioco. Con maggiore evidenza si nota la voraggine nella gestione dei rimbalzi difensivi per la Pompea, concessi in gran quantità anche nel terzo quarto. Ci prova fino all’ultimo secondo Aradori ma non riesce a compiere il miracoloso recupero.
A render brutta la sconfitta di Martino e dei suoi ragazzi non è stata la mancata impresa ma la gestione errata del primo tempo. Comprensibile voler gestire le energie contro l’ultima in classifica. Inserire il cruise control nei primi minuti ha reso complicato il resto della contesa, comportando un dispendio superiore di energie per provare a vincere nel finale. Sfiora la tripla doppia “Super Sims” (16 punti, 19 rimbalzi e 7 assist) ma il giovane eroe del popolo bianco-blu non è bastato questa sera. Festa grande a Pesaro. Nonostante la stagione pesantemente compromessa, partire con una vittoria il girone di ritorno dopo tante solide uscite in trasferta maturate con Sacco in panchina, porta nuova speranza, utile tanto all’ambiente e quanto al tecnico bianco-rosso per compiere l’impresa salvezza. Nonostante le 4 doppie cifre fatte registrare dalla sua giovane compagine, spetta proprio a lui il titolo di MVP della serata.