Torna in questa nona giornata un altro classico della pallacanestro italiana. Questa sera al PalaDozza “ritorna al futuro” la sfida scudetto 2005 tra Fortitudo Bologna e Olimpia Milano. Da quelle finals, decise dalla “bomba” di Douglas, il destino ha portato i due club su strade a drasticamente diverse. Milano ha scritto la storia nell’ultimo decennio della massima divisione. Alla Fortitudo Bologna è toccato invece un cammino di rinascita dopo guai societari sorti a pochi anni di distanza da quella calda sfida di fine primavera 2005.
Prospettive certamente diverse tra la nobiltà del team milanese, assetata di rivincita per la conclusione dei playoff della scorsa annata e intenzionata a esaltare ancora i tifosi con magiche vittorie europee, e la passionale neopromossa bianco-blu che oltre a cercare salvezza sicura punta a costruire la mentalità necessaria per sfidare a viso aperto ogni team italiano.
Poche parole per riassumere il match da parte del tecnico bianco-blu Martino. Sapendo che la sfida con Milano rappresenta per tantissimi motivi lo scontro con il coefficiente di difficoltà piu alto. La mentalità giusta dovrà fare da pilastro per cercare di fare la propria gara con una Olimpia che può contare su un roster lunghissimo contraddistinto dall’esperienza di ex giocatori NBA come Scola e Rodriguez, dalla saggezza di coach Messina e da alcuni dei migliori talenti del basket italiano ed europeo. La sconfitta nella fredda notte lombarda contro la Vanoli Cremona ha mostrato punti positivi sui quali i bianco-blu affidarsi anche contro la Armani Exchange reduce da una trasferta infruttuosa a Mosca contro il Khimki. Nella capitale russa si consumò proprio l’ultima sfida tra Martino (assistente nella Virtus Roma di Repesa) e Messina (capo allenatore del CSKA) ricordata dal tecnico bianco-blu per descrivere l’atmosfera che circonda la partita di stasera. Sui piccoli guai fisici mostrati da Leunen anche a Cremona, Martino si è dimostrato fiducioso sulle possibilità per l’americano di venire a capo di problemi di condizione. In dubbio per stasera, a differenza di Leunen, Rok Stipčević, alle prese con un attacco febbrile che lo ha costretto a saltare la rifinitura pre-gara. In chiusura di conferenza Martino ha tenuto a sottolineare la necessità per tutto l’ambiente Fortitudo di mantenere la calma senza trovare ad ogni sconfitta un capro espiatorio illustre. Entusiasmo e concretezza debbono essere elementi inscindibili, quindi, per proseguire la stagione con serenità e raggiungere i risultati. Escluso ogni possibile pensiero di mercato per il capo allenatore premiato come miglior titolare di panchina per la scorsa stagione di A2. Prima di qualsiasi ragionamento in tal senso è infatti necessario per Martino trovare il massimo rendimento con il roster attuale.
«Sarà una partita molto difficile contro una squadra che gioca con molta aggressività e sfrutta l’energia che le viene trasmessa dal pubblico del Paladozza.» Con queste parole coach Messina ha sintetizzato la sfida con i felsinei. La vittoria a Bologna dovrà essere conquistata con pazienza, imbastendo una ferrea difesa e amministrando bene il possesso palla. Tre ingredienti già messi in campo dalla sua Olimpia nelle ultime uscite stagionali. Dopo il dominio casalingo su Pistoia, Milano proverà ad addomesticare l’Aquila bianco-blu per proseguire la striscia di vittorie consecutive in campionato e diventare la prima inseguitrice dell’altro club bolognese ancora imbattuto e in fuga. La sconfitta di Mosca ha mostrato a Messina ed ai suoi ragazzi possibili cali di intensità nella fase decisiva della gara. Troppi gli errori al tiro a determinare la disfatta europea. Anche per questo la partita di Bologna sarà crocevia interessante in attesa di ospitare martedì Casspi e il Maccabi Tel Aviv al Forum.