Con 22” sul cronometro della partita e 9″ su quello dei 24 secondi, Simone Fontecchio decide di tirare da 3. E segna. Il giocatore del ’95, risolve il match così, dopo una brutta azione offensiva della Granarolo, andando a firmare l’ultimo e decisivo sorpasso sul 77-76. Tanto coraggio per questo ragazzo, visto che decide di provare una conclusione fuori equilibrio e lasciando tanti secondi all’attacco della Sidigas. L’ultimo tentativo di Gaines però non trova neanche il ferro, per merito anche della buona difesa della Virtus.
Gli oltre 5500 tifosi presenti all’Unipol possono festeggiare, visto che la squadra di Valli ha costruito la quarta vittoria in cinque uscite casalinghe e parlare di playoff non è più una chimera. Un finale al cardiopalma che molti tifosi avrebbero voluto evitare, visto che le VuNere hanno guidato il match anche con 17 lunghezze di vantaggio. Ray è stato il mattatore della prima parte del match, con 15 punti e nessun errore dal campo. Nella seconda frazione si è un po’ perso, producendo 8 palle perse e dovendo uscire per falli a 2′ dalla fine. E proprio i falli sono stati una chiave del match, con Avellino che è andata in lunetta 29 volte contro le 15 dei padroni di casa. Coach Vitucci ha provato a far fruttare la maggiore taglia fisica dei suoi (36-26 il risultato sotto i tabelloni), cavalcando a lungo un Trasolini finalmente decisivo: 14 punti, 4 rimbalzi con 4/4 al tiro e 6/7 ai liberi. La Sidigas è però stata tradita dal tiro dalla lunga, visto che ha trovato solo un misero 4/17, contro il migliore 6/12 dei padroni di casa. Nonostante questo è stata a +4 a un paio di minuti dalla fine, ma prima Gaddy, poi Hazell hanno ricucito lo strappo, definitivamente colmato dalla tripla di Fontecchio.