Dopo qualche giorno di riposo, questa sera prenderà il via la Finale scudetto 2018, che metterà di fronte l’EA7 Emporio Armani Milano alla Dolomiti Energia Trentino. La serie sarà al meglio delle 7 gare ed è il terzo anno di fila che le squadre si incontrano ai playoff: il record è 4-4, ma è ancora fresco il ricordo della semifinale dello scorso quando Trento si impose agilmente 1-4.
Qui Milano – L’EA7 ha cambiato marcia nei playoff, migliorando buona parte delle statistiche della RS (in particolare il tiro da 3, passando dal 35 al 41%), ma soprattutto ha mostrato una difesa che poche volte si era vista in Italia. Coach Pianigiani è riuscito a tenere al centro del progetto Goudelock che ha risposto presente non solo nella metà campo offensiva, ma anche in quella difensiva. Le rotazioni ormai sono consolidate e a meno di infortuni, M’Baye e Theodore guarderanno questa serie dalla tribuna
Qui Trento – L’infortunio di Flaccadori ha accorciato le rotazioni sugli esterni, ma si spera di recuperare il miglior under-22 del campionato per gara3. La Dolomiti Energia arriva in Finale dopo aver ribaltato due volte il fattore campo, grazie alle vittorie in gara1. Il marchio di fabbrica della squadra di Buscaglia è l’aggressività, con i giocatori di Trento che mettono spesso le mani addosso agli avversari per produrre palle recuperate e volare in contropiede.
La chiave del match – Gara1 rischia di essere già molto importante, visto che Milano ha perso con Brescia in semifinale, mentre Trento ha vinto entrambe le volte. L’EA7 dovrà limitare il più possibile la transizione agli ospiti, provando a far valere i chili e i centimetri di Gudaitis e Tarczewski per non concedere extra possessi agli avversari. La Dolomiti, come prima cosa, dovrà imporre il proprio “livello difensivo” alla partita, per non trovarsi con problemi di falli nei giocatori chiave. Sutton, a questo proposito, è deve imparare a gestirsi in meglio, in particolare nei riguardi degli arbitri.