I campioni d’inverno della Sidigas Avellino sono ormai una realtà concreta ed affermata della nostra Serie A da diverse stagioni e quest’anno, a Firenze, proveranno a sorprendere tutti e conquistare, così, la tanto prestigiosa Coppa Italia.
LA STORIA: Terza partecipazione consecutiva alle Final Eight: dopo la storica vittoria contro Bologna nel lontano 2008, la Scandone è approdata in finale anche nel 2016, battuta poi dall’Olimpia Milano di Gentile e Co.
IL MOMENTO DI FORMA: Dopo un girone di andata a ritmi elevatissimi e il titolo di “Campione d’inverno”, Avellino ha vissuto un mese di gennaio pieno di difficoltà. L’uscita dalla Basketball Champions League e le sconfitte contro Reggio e Brescia non hanno però demoralizzato i ragazzi di Pino Sacripanti che, con pazienza e tanto lavoro, si sono ripresi la vetta della classifica.
Il PUNTO DI FORZA: Siamo ormai alle versione 3.0 della gestione “Sacripanti-Alberani” e mai come quest’anno sembra essere il momento giusto per portare a casa qualcosa di tangibile. Pallacanestro ordinata, equilibrata ed altruista: questi sono i tre aggettivi che denotano “approssimativamente” il gioco sul parquet dei biancoverdi. Avellino primeggia per percentuali da due, da tre e numeri di stoppate; seconda per palle recuperate e punti realizzati; terza per assist e quarta per rimbalzi offensivi. Numeri che delineano perfettamente il contorno di un roster profondo dotato di grande energia e verticalità. Da non dimenticare la presenza in quintetto dell’attuale top scorer del campionato Jason Rich: giocatore talentuoso, ottimo penetratore e cecchino di striscia dalla lunga distanza.
IL PUNTO DEBOLE: Da tenere sotto lente d’ingrandimento la condizione di Kyrylo Fesenko: il lungo ucraino, ormai da mesi, soffre di seri problemi al ginocchio che lo hanno costretto a rinunciare a metà dei match disputati fin ora. L’uso controllato in corso d’opera sembrerebbe la soluzione giusta da portare avanti fino alla pausa estiva. Con N’Diaye in campo Avellino sarà “costretta” ad optare per un gioco più verticale ed atletico, rinunciando così al “5 boa” sotto le plance.
OBIETTIVO: Fare meglio dello scorso anno e portare a casa la seconda Coppa Italia, dieci anni dopo il primo successo, nonostante una parte sinistra del tabellone estremamente equilibrata e competitiva.