Il Banco di Sardegna ha la meglio sulla Grissin Bon Reggio Emilia 77-65 e può andare in finale a difendere il titolo conquistato l’anno scorso.
Grande prova dei ragazzi di Sacchetti che sopratutto con la difesa riescono a portare a casa la vittoria. La squadra sarda ha la meglio dopo una partita nervosissima e molto fisicia, dove non sono mancati scontri a muso duro, con anche un doppio tecnico per Cinciarini e Dyson. Dopo un primo tempo equilibrato, con Reggio che non riesce a scappare, la Dinamo stringe le maglie in difesa e costriusce un vantaggio di 8-10 punti che si porterà fino alla fine. Decisive nel parziale due triple di Kadji, che si è dimostrato un innesto azzeccato. Anche se il vero mattatore delle serata è stato Logan, immarcabile sia per Della Valle che per Diener. E proprio dai suoi esterni Menetti si aspettava di più, visto che i due sopracitati hanno conluso con due soli punti e un 1/12 complessivo che non rende giustizia al loro talento. Anche Polonara ha faticato nel secondo tempo, dopo aver concluso il primo con ben 11 punti. La difesa di Sassari è riuscito proprio ad impedire i canestri che di solito entrano alla Grissin Bon, mettendogli più di un tarlo in testa. Per Reggio non sono bastati i 21 di un redivivo Kaukenas, che in queste partite mostra tutta la sua classe e con ben 10 realizzati ha provato a tenere a galla Reggio. Sassari ha giocato molto più di squadra e sopratutto nel secondo tempo ha mosso meglio il pallone.
Se Sassari continua a difendere così sarà dura per chiunque domani.
MVP BasketItaly.it Logan, che con 16 punti ha indirizzato la partita verso i binari sardi, sopratutto estromettendo le Diener e Della Valle dalla partita. L’esperienza del numero 3 sardo è stata fondamentale per guidare la squadra di Sacchetti.
Tabellino:
Dinamo Sassari: Logan 16, Sosa 2, Formenti, Sanders 13, Devecchi 3, Lawal 4, Chessa ne, Dyson 15, Sacchetti 8, Vanuzzo ne, Brooks 4, Kadji 12.
Reggio Emilia: Mussini, Polonara 14, Della Valle, Pechacek ne, Pini 2, Kaukenas 21, Cervi 8, Silins 2, Diener 2, Cinciarini 16.