I quarti di finale del venerdì ci hanno regalato due partite al cardiopalma, decise solo nei secondi finali dal talento dei giocatori in campo. Dopo l’ennesima eliminazione dell’Olimpia Milano (ma è ancora una sorpresa?) il ruolo di favorita è “libero” e allora proviamo a capire a chi si addice di più.
Vanoli Cremona
Unica testa di serie rimasta è anche quella che ha vinto più facilmente il suo quarto di finale. Ha tantissime bocche da fuoco, un allenatore preparatissimo e la squadra giusta per vincere questo tipo di competizioni. Unico problema: i momenti di down durante le partite. Proprio con Varese, tuttavia, nel momento più difficile a metà secondo quarto 4 bombe in fila di Crawford hanno riportato l’inerzia tutta dalla parte della Vanoli. Cremona ha questi giocatori capaci di accendersi all’improvviso, coach Sacchetti li sa sfruttare, ma affidarsi troppo all’estro dei suoi potrebbe essere un’arma a doppio taglio.
Segafredo Bologna
Milano ci ha messo del suo, ovviamente, ma la Virtus ha giocato una partita tatticamente perfetta, imbrigliando Mike James e sfruttando il suo atletismo vicino a canestro. La partita perfetta di M’Baye ha fatto il resto. Coach Sacripanti sa preparare benissimo le partite e il talento ha disposizione è di primo livello, ma anche la Virtus ha dei giocatori molto umorali: M’Baye su tutti, ma anche Taylor e Punter.
Banco di Sardegna Sassari
Una rimonta pazzesca, degna del miglior Pozzecco. Sassari ne avrà ancora oggi per giocare la semifinale? I casi sono due o le energie, soprattutto mentali, sono state consumate in toto ieri, oppure daranno quel quid in più per battere Brindisi. I problemi di gioco della Dinamo sono emersi anche ieri, con Venezia che ha dominato in lungo e in largo. Non sarà facile per il Poz risolverli in una giornata.
Happy Casa Brindisi
Partita stupenda contro Avellino, con Brindisi che si conferma una delle squadre più in forma del periodo. Banks sta giocando un basket sublime, da vero leader della squadra, John Brown tappa tutti i buchi possibili in difesa e coach Vitucci sembra aver ricreato quell’alchimia perfetta che solo lui è in grado di creare. La Stella del Sud, inoltre, ha dimostrato di poter vincere sia partite a basso punteggio, che partite oltre gli 80 punti, un’ulteriore capacità di adattamento sempre utile affrontando avversari diversi. Brindisi, per tutte queste considerazioni, può partire leggermente avanti nella corsa alla Coppa Italia.