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Final 8: Cantù non c’è, White e Kaukenas fanno volare Reggio Emilia

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Rimantas Kaukenas (Grissin Bon Reggio Emilia) vs Awudu Abass (Acqua Vitasnella Cantu)Arriva nella terza sfida del pomeriggio dei quarti di finale l’upset meno atteso della Coppa Italia Beko 2014, con la Grissin Bon Reggio Emilia che fa fuori l’AcquaVitaSnella Cantù per 77-84, nonostante le pesanti assenze di Cinciarini e Brunner. E’ parsa chiara fin dalla palla a due la differente intensità delle due squadre, con gli emiliani (oggi in verde con bordini biancorossi come omaggio alla manifestazione tricolore) in fuga sin dalle prime battute, trascinati da James White (25, 10/13 dal campo, 6 rimbalzi e 6 assist) e Troy Bell (20 e 6 assist). Ma è lo sforzo collettivo del giovanissimo supporting cast, con Cervi (2pti ma 7 reb e 3 stoppate) e Pini (7, 3/3 dal campo) su tutti, a rendere possibile l’impresa, prima che Kaukenas (17, 2/3 da tre, 6 falli subiti) metta il suo autografo nella ripresa (8 per lui con 2/3 da tre in un sontuoso quarto periodo) per rintuzzare il ritorno canturino. Gli uomini di Sacripanti pagano l’approccio del primo tempo, senza riuscire a trovare i propri tempi di esecuzione in attacco e tirando malissimo sia dall’arco (6/21 in totale), che dalla lunetta, con il disastroso 21/35 che pregiudica la chance di ribaltare l’esito del match. Non va meglio in difesa, dove gli emiliani attaccano con successo dal palleggio e distribuiscono con intelligenza le soluzioni perimetrali per un eccellente 10/18 e 15 assist sui 28 canestri dal campo. Non bastano Aradori (16 e 6 rimbalzi) ed un Leunen (13, 2/4 da tre, 6 reb) a intermittenza per vincere la sfida, che vede il Ragland (11, 1/5 da tre, 6 reb e 3 assist) meno intraprendente della stagione nella sera in cui si pensava potesse spaccare in due la difesa avversaria. Positivo l’impatto di Gentile (9 e 3 assist) nel terzo quarto, ma è l’unico segnale dalla panchina, nella sera di un Jenkins (2, 1/6 al tiro) non pervenuto

In cronaca. Cantù parte poco aggressiva contro un Reggio che schiera Mussini (classe ’96) da play e Silins più Cervi come coppia di lunghi. Gli emiliani attaccano subito il pitturato con White per il precoce 2-6 dopo 3′. Ai brianzoli manca il tiro perimetrale (0/3 nel primo quarto) e l’area è presidiata da un buon Cervi, fino al suo secondo fallo. Bell con la tripla e Kaukenas dal pino con un paio di lacrime a centro area fanno volare la Grissin Bon.White (11 nel primo quarto) continua il suo show con la tripla e l’1vs1 spalle a canestro per la doppia cifra di vantaggio, limata dal libero di Cusin sul 15-24 dopo 10′.

Reggio tocca il +12 con la tripla di Antonutti, Cantù prova a reagire con Rullo dai 6.75 e il lavoro di Uter per il 23-27. Il secondo fallo di White e Bell ed il terzo di Cervi (dentro un Pini che si rivelerà fondamentale) impensieriscono Menetti, ma Reggio riparte con il liberi di Kaukenas (fallo dietro l’arco di Jenkins) e scappa via con i siluri dall’arco di White e Mussini che bucano la zona canturina per il massimo vantaggio emiliano sul 40-25 a 2′ dal riposo. Una Cantù fallosa anche dalla lunetta (12/18 nel primo tempo, 11/11 Reggio) è contata in piedi, ma si arrangia nel finale e con Rullo va al riposo sotto di 11 lunghezze sul 33-44, con lo score che riporta l’1/10 biancoblu dai 6.75 contro il 5/7 avversario.

Cantù riassaggia la singola cifa di svantaggio con Aradori in avvio di ripresa. Reggio prova la zona per proteggere i lunghi dai falli, ma in attacco si ferma. L’ombrello di Cusin cambia gli equilibri in vernice e quando i brianzoli si sbloccano dall’arco la partita si riapre. E’ Gentile cambiare il ritmo di Cantù, la sua tripla e quelle di Ragland e Leunen scrivono il -1. C’è Pini a tenere avanti di un’incollatura Reggio, con le triple scambiate da Filloy e Gentile che fissano il 61-62 a fine terzo quarto.

Aradori rimette avanti Cantù sul primo possesso del quarto conclusivo, ma sono ancora i roll di Pini a sostenere l’attacco Grissin Bon, che con la tripla di Kaukenas torna avanti di 5 lunghezze. In sequenza arrivano le uscite per falli di Cervi, poco dopo una stoppata da highlight su Cusin lanciato a canestro, e Silins, ma Cantù continua a litigare con i tiri liberi. Neppure il quinto fallo di Pini scoraggia la truppa di Menetti, costretta a giocare senza lunghi. Gentile riporta VitaSnella a -2, ma è ancora Kaukenas a respingere l’assalto col contropiede e la tripla del 71-77 a 2′ dalla fine. Cantù ci prova ancora con Aradori e una rara incursione di Ragland per il -1 con 1′ e 10” sul cronometro, ma Reggio esce dal timeout con la tripla di White dall’angolo che decide in sostanza la partita. L’errore di Gentile da lontano e i liberi di Filloy e Bell scrivono il 77-84 finale, con Reggio che chiude un’impresa poco pronosticabile alla viglia e getta Cantù nello sconforto, per aver fallito nel peggiore dei modi uno degli obiettivi stagionali. I ragazzi di Menetti, senza niente da perdere, proveranno a stupire ancora nella semifinale di domani sera contro la vincente tra la faorita Milano e la Dinamo Sassari.

Stefano Mocerino

BasketItaly.it – Riproduzione riservata

 

Arriva nella terza sfida del pomeriggio dei quarti di finale l’upset meno atteso della Coppa Italia Beko 2014, con la Grissin Bon Reggio Emilia che fa fuori l’AcquaVitaSnella Cantù per 77-84, nonostante le pesanti assenze di Cinciarini e Brunner. E’ parsa chiara fin dalla palla a due la differente intensità delle due squadre, con gli emiliani (oggi in verde con bordini biancorossi come omaggio alla manifestazione tricolore) in fuga sin dalle prime battute, trascinati da James White (25, 10/13 dal campo, 6 rimbalzi e 6 assist) e Troy Bell (20 e 6 assist). Ma è lo sforzo collettivo del giovanissimo supporting cast, con Cervi (2pti ma 7 reb e 3 stoppate) e Pini (7, 3/3 dal campo) su tutti, a rendere possibile l’impresa, prima che Kaukenas (17, 2/3 da tre, 6 falli subiti) metta il suo autografo nella ripresa (8 per lui con 2/3 da tre in un sontuoso quarto periodo) per rintuzzare il ritorno canturino. Gli uomini di Sacripanti pagano l’approccio del primo tempo, senza riuscire a trovare i propri tempi di esecuzione in attacco e tirando malissimo sia dall’arco (6/21 in totale), che dalla lunetta, con il disastroso 21/35 che pregiudica la chance di ribaltare l’esito del match. Non va meglio in difesa, dove gli emiliani attaccano con successo dal palleggio e distribuiscono con intelligenza le soluzioni perimetrali per un eccellente 10/18 e 15 assist sui 28 canestri dal campo. Non bastano Aradori (16 e 6 rimbalzi) ed un Leunen (13, 2/4 da tre, 6 reb) a intermittenza per vincere la sfida, che vede il Ragland (11, 1/5 da tre, 6 reb e 3 assist) meno intraprendente della stagione nella sera in cui si pensava potesse spaccare in due la difesa avversaria. Positivo l’impatto di Gentile (9 e 3 assist) nel terzo quarto, ma è l’unico segnale dalla panchina, nella sera di un Jenkins (2, 1/6 al tiro) non pervenuto

In cronaca. Cantù parte poco aggressiva contro un Reggio che schiera Mussini (classe ’96) da play e Silins più Cervi come coppia di lunghi. Gli emiliani attaccano subito il pitturato con White per il precoce 2-6 dopo 3′. Ai brianzoli manca il tiro perimetrale (0/3 nel primo quarto) e l’area è presidiata da un buon Cervi, fino al suo secondo fallo. Bell con la tripla e Kaukenas dal pino con un paio di lacrime a centro area fanno volare la Grissin Bon.White (11 nel primo quarto) continua il suo show con la tripla e l’1vs1 spalle a canestro per la doppia cifra di vantaggio, limata dal libero di Cusin sul 15-24 dopo 10′.

Reggio tocca il +12 con la tripla di Antonutti, Cantù prova a reagire con Rullo dai 6.75 e il lavoro di Uter per il 23-27. Il secondo fallo di White e Bell ed il terzo di Cervi (dentro un Pini che si rivelerà fondamentale) impensieriscono Menetti, ma Reggio riparte con il liberi di Kaukenas (fallo dietro l’arco di Jenkins) e scappa via con i siluri dall’arco di White e Mussini che bucano la zona canturina per il massimo vantaggio emiliano sul 40-25 a 2′ dal riposo. Una Cantù fallosa anche dalla lunetta (12/18 nel primo tempo, 11/11 Reggio) è contata in piedi, ma si arrangia nel finale e con Rullo va al riposo sotto di 11 lunghezze sul 33-44, con lo score che riporta l’1/10 biancoblu dai 6.75 contro il 5/7 avversario.

Cantù riassaggia la singola cifa di svantaggio con Aradori in avvio di ripresa. Reggio prova la zona per proteggere i lunghi dai falli, ma in attacco si ferma. L’ombrello di Cusin cambia gli equilibri in vernice e quando i brianzoli si sbloccano dall’arco la partita si riapre. E’ Gentile cambiare il ritmo di Cantù, la sua tripla e quelle di Ragland e Leunen scrivono il -1. C’è Pini a tenere avanti di un’incollatura Reggio, con le triple scambiate da Filloy e Gentile che fissano il 61-62 a fine terzo quarto.

Aradori rimette avanti Cantù sul primo possesso del quarto conclusivo, ma sono ancora i roll di Pini a sostenere l’attacco Grissin Bon, che con la tripla di Kaukenas torna avanti di 5 lunghezze. In sequenza arrivano le uscite per falli di Cervi, poco dopo una stoppata da highlight su Cusin lanciato a canestro, e Silins, ma Cantù continua a litigare con i tiri liberi. Neppure il quinto fallo di Pini scoraggia la truppa di Menetti, costretta a giocare senza lunghi. Gentile riporta VitaSnella a -2, ma è ancora Kaukenas a respingere l’assalto col contropiede e la tripla del 71-77 a 2′ dalla fine. Cantù ci prova ancora con Aradori e una rara incursione di Ragland per il -1 con 1′ e 10” sul cronometro, ma Reggio esce dal timeout con la tripla di White dall’angolo che decide in sostanza la partita. L’errore di Gentile da lontano e i liberi di Filloy e Bell scrivono il 77-84 finale, con Reggio che chiude un’impresa poco pronosticabile alla viglia e getta Cantù nello sconforto, per aver fallito nel peggiore dei modi uno degli obiettivi stagionali. I ragazzi di Menetti, senza niente da perdere, proveranno a stupire ancora nella semifinale di domani sera contro la vincente tra la faorita Milano e la Dinamo Sassari.

Stefano Mocerino

BasketItaly.it – Riproduzione riservata