In questo quadro i Blancos di coach Laso (6-2) appaiono un ostacolo pressoché insormontabile, oltretutto motivati dalla caccia al primo posto nel girone A. Il Real può suonare diversi spartiti sull’onda di un attacco che produce 84 punti a sera (contro i 70,4 di Cantù), guidato dalla trazione posteriore di Lull (9,3ppg con 3,3 assist) e Fernandez (15,5 più 3,1 col 38% dai 6,75). L’ex Portland è però alle prese con un problema alla schiena e domani non sarà della partita. Probabile quindi l’ingresso in quintetto di Jaycee Carroll (11,8 punti in 20′ col 34% dall’arco), tiratore di striscia capace di punire le difese con le sue triple in serie, con Sergio Rodriguez (5,5ppg col 47% da tre e 3 assist) dalla panchina pronto ad incendiare il ritmo partita con le sue accelerazioni e l’altra point guard ex Zagabria Dontaye Draper a dare profondità alle rotazioni. Nello spot di tre parte Carlos Suarez (quasi 4 punti e 3 rimbalzi di media), schierato anche da quattro nei quintetti piccoli, con il lituano ex Zalgiris Martynas Pocius come cambio.
Il problema principale per coach Trinchieri sarà mantenere alta l’intensità e basso il tempo (sconsigliabile sfidare il Real su ritmi elevati) per 40 minuti, considerato l’apporto ridotto dalla panchina per qualità e minutaggio (scelta tecnica che a Caserta ha destato qualche perplessità). Johnatan Tabu avrà la responsabilità principale in regia, con l’opzione atipica Markoishvili (10,4ppg col 38% dall’arco) per dare il cambio al belga e Kudlacek inutilizzato persino nelle emergenze. In contumacia Aradori (miglior realizzatore stagionale a 15,4ppg) e considerato il gap fisico che paga Mazzarino contro gli esterni europei, sarà il Jeff Brooks spento e confuso delle ultime settimane a dover dare risposte positive, soprattutto in quel ruolo da ala piccola che lo ha visto in maggiore affanno,. L’ex Penn State manca di consistenza nel tiro pesante, risultando di conseguenza battezzabile dalla difesa e prevedibile quando mette palla a terra, con l’avversario lì ad aspettarlo.
Una volta di più la Mapooro dovrà gestire lo svantaggio nel pitturato, dove Laso può contare sulla fisicità e i centimetri di Slaughter (miglior rimbalzista dei suoi con 6 a partita) e Begic, l’esperienza di Felipe Reyes e il talento di Nikola Mirotic (13,1ppg con 5,3 rimbalzi), che può portare l’avversario a 7 metri da canestro (32% dai 6,75) così come attaccare dal post basso in virtù di una tecnica sopraffina per un 2,08. Le scelte difensive di Cantù in vernice influenzeranno la qualità del tiro perimetrale degli avversari, con Cantù che nelle 4 recenti sconfitte, per collassare l’area, ha concesso un insostenibile 36/76 dai 6,75, pari al 47,4%. Come sempre la possibilità di tenere in campo un Cusin libero da problemi di falli farebbe parecchia differenza per i biancoblu, restituendo a Tyus il suo ruolo di ‘energizer’ dalla panchina.
Sul fronte offensivo la parola d’ordine per i biancoblu è condividere la palla, data la circolazione balbettante delle ultime uscite, testimoniata tra l’altro dal dato in calo degli assist (solo 8 su 17 canestri contro Siena, addirittura 7 su 28 contro Caserta) e dai frequenti isolamenti dei singoli che tolgono ritmo all’attacco. Inevitabile a questo proposito bussare da Maarty Leunen (8,8ppg col 51,9% da tre) vero cervello canturino nel gioco a metà campo, fin qui protagonista di un torneo fatto di alti e bassi.
Palla a due alle 20.45 con diretta Sportitalia 2, agli ordini degli sloveni Sasa Pukl e Andrej Jersan e del greco Elias Koromilas.
Stefano Mocerino
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