Enel-Orlandina in countdown: Bullo-Baso, un duello d’altri tempi! PalaPentassuglia MVP per i 1922 peluches lanciati in campo
Come di consueto, andiamo a rivivere il Lunedì i match di Lega A attraverso il Countdown targato BasketItaly. Enel Brindisi – Capo d’Orlando la gara in causa.
10 come il voto al pubblico brindisino, che in occasione della giornata targata “Teddy Bear Toss”, ha riempito il PalaPentassuglia con un numero indefinito di peluches. A dir la verità, indefinito non tanto, poichè sono stati raccolti 1922 peluches di ogni genere e tipo, lanciati in campo al primo canestro realizzato. Un vero spot per lo sport! UN SORRISO E UN PELUCHE PER I BAMBINI MENO FORTUNATI.
9 i minuti in cui è sceso in campo il nuovo acquisto dell’Orlandina, Nick Cochran.Nessun tiro scagliato e due palle perse per un debutto certamente non da incorniciare. L’ultimo arrivato in casa Brindisi invece, Michael Eric, nei 7 minuti in cui è stato chiamato in causa, ha realizzato 3 punti e raccolto 4 rimbalzi, infilando inoltre una roboante stoppata. Not bad. WELCOME!
8 i tiri realizzati da Dominique Archie, protagonista assoluto dei suoi. Segna i primi 10 punti del match e chiude a quota 27 (miglior prestazione stagionale) con 8/12 dal campo più 7/8 dalla lunetta, timbrando una doppia doppia grazie ai 10 rimbalzi conquistati. Una prova a tutto tondo per una super valutazione di Lega pari a 34. MVP SENZA GLORIA!
7 i giocatori effettivi schierati in campo da coach Griccioli, che inoltre chiama in causa Bianconi per soli 2 minuti. La stanchezza viene fuori a lungo andare e in effetti i 40 minuti in campo di Freeman, i 37 di Henry e i 35 di Archie diventano un macigno difficilmente da sorpassare nel concitato finale di gara. Le assenze di Nivcevic e Burgess. POCHI MA.. BUONI!
6 gli errori dalla lunga distanza di Denmon, inusualmente impreciso nel tiro da 3. Solo una tripla su 7 tentativi e un 2/8 al tiro da 2, per una serata a tinte decisamente scure. Nonostante ciò Brindisi vince, come in EuroChallenge quando lui era assente, altra significativa dimostrazione di come la squadra di coach Bucchi non sia affatto Denmon-dipendente. STAND BY!
5 come gli assist di Freeman, vero fromboliere a stelle e strisce dell’Orlandina. Neanche un minuto di riposo per lui e infatti la possibile tripla del -1 a 20″ dal termine, si spegne sul primo ferro. Pericolo costante per la difesa avversaria, sigla 17 punti e perde 6 palloni, confermando gli alti e bassi dovuti probabilmente ad una lucidità man mano svanita con il passare dei minuti. DAMMI SOLO.. UN MINUTO!
4 i canestri realizzati da Mays su 4 tentativi nel terzo quarto, periodo nel quale esplode con i 12 punti messi a segno. Prestazione notevole per il centro brindisino che chiude a referto con 22 punti e 8 rimbalzi, dominando in lungo e in largo nell’area pitturata. PADRONE DELL’AREA!
3 come le squadre che l’Enel ha nel mirino: Milano, Venezia e Reggio Emilia. Il quarto posto a pari merito con Trento (in attesa del posticipo Sassari-Reggio) proietta Brindisi ai piani alti, con desideri di rincorrere il terzetto che per ora comanda la classifica. SI GUARDA IN ALTO!
2 come la doppia doppia di Delroy James, un vero leone nel trasferire energie ai suoi compagni, sfodera una prestazione tutta grinta e orgoglio. I punti realizzati sono 11, i rimbalzi 13 e 4 le palle recuperate. UNO CHE NE VALE.. PER DUE!
1 grandissimo duello d’altri tempi si è rivisto ieri al PalaPentassuglia. Bulleri da una parte, Basile dall’altra e nella mente le immagini che scorrono di due atleti icone dell’ultimo decennio della pallacanestro italiana. ll Bullo, capitano di Brindisi, è fondamentale per carica ed energia uscendo dalla panchina, tanto da cambiare completamente l’inerzia del match a favore dell’Enel. Basile realizza una delle sue famose triple ignoranti, ma nel resto dell’incontro soffre il maggior atletismo degli esterni americani a lui contrapposti. EMOZIONI E RICORDI!
0 i punti di Dario Hunt, che stecca completamente l’incontro. Il centro dell’Orlandina esce fuori dal match già nel primo quarto con i 2 falli commessi che diventano poi 3 nel secondo periodo. La sua prova incolore risulta, purtroppo per i suoi, decisiva nel non riuscire a completare l’impresa di espugnare il PalaPentassuglia. ASSENTE INGIUSTIFICATO!