Torino affossa i sogni playoff di Brindisi e si rilancia in chiave salvezza con una prestazione maiuscola sia di squadra, ma sopratutto del suo leader, l’ex di turno, Jerome Dyson. Finisce 83-75, ma il finale non evidenzia il divario fra le due squadre, con Brindisi che nel secondo tempo non è mai andata a meno di sette punti di distanza dall’Auxilium.
Lo Sniper è autore per intero del parziale di 8-0 che chiude la partita ad inizio quarto, dando a Torino il massimo vantaggio di 20 punti (74-54), con 2 triple d’autore.
Brindisi ha dovuto rincorrere e rimediare più volte ai continui strappi di Torino, che ha messo le mani sulla partita nel secondo periodo, grazie a percentuali dall’arco inconsuete (5/10 al 20′ e alla fine 45%) e alla maggior pericolosità e capacità tecniche dei propri lunghi.
Salvo qualche secondo possesso concesso per troppe distrazioni, nel primo tempo la coppia White-Ebi sovrasta il trio avversario Zerini-Gagic-Anosike (quest’ultimo però ben 14 rimbalzi). Brindisi conferma la tutta la propria distrazione collezionando palle perse a ripetizione (6 nel solo secondo quarto) che la fanno finire prima a meno 8 grazie alle due bombe di Rosselli e poi a -15 grazie ad un parziale di 8-1 griffato da Ebi e concluso da Mancinelli con la bimane.
Il ritmo non scende neppure al rientro, con Dyson che quando aumenta i giri del motore produce per sé e per gli altri. E infatti l’ennesima azione di squadra si conclude con un assist di Dj White per Eyenga che inchioda la schiacciata del 59-42.
In difesa Vitucci specula sul numero di palle perse e sulla imprecisione al tiro dalla lunga distanza dell’Enel, ma quando la partita sembra aver preso una direzione ben precisa, esce fuori tutto l’orgoglio pugliese, che parte dalla difesa. Banks si carica la squadra sulle spalle (il migliore dei suoi con 25 punti ma sei palle perse) e in meno di tre minuti porta di nuovo Brindisi a -7 (59-52 al 28′). La carta vincente di Bucchi è quella di abbassare il ritmo, speculando, proprio come l’avversario, sul numero di palle perse (4 dell’Auxilium nel terzo periodo).
Gli ultimi possessi del terzo periodo rappresentano l’overture prima del monologo di Dyson che chiuderà i conti, e come ogni spettacolo, ne dettano le premesse: Kloof con la difesa, Dyson con la tripla (6/11 alla fine) ed Ebi col tap-in rimettono una distanza che rassicura il tifo piemontese, che ha riempito il Ruffini, e che per un attimo ha immaginato di subire l’ennesima e befferda rimonta casalinga.
Il monologo di inizio periodo fa luccicare gli occhi ed è ancor più crudele perché lo Sniper tante volte ha fatto gioire proprio i tifosi dell’Enel Brindisi. Questa volta invece ne è stato il giustiziere.
Come se non bastasse infatti, il Campione d’Italia con la DInamo ha volutto suggellare la vittoria con la tripla del +12 a 100” dalla fine.
Per Brindisi i playoff diventano una semi-utopia, mentre per Torino la salvezza, vista come un miraggio un mese fa, è più vicina. Gli scontri diretti contro Bologna e Pesaro sveleranno il destino di questa stagione della Manital.
MVP Dyson Dal rientro ha avuto una crescita costante: partito in sordina, dal match contro Pistoia è tornato quel giocatore in grado di spezzare in due le difese con i suoi sprint: contro le due ex squadre (Sassari e Brindisi) ha trovato anche il tiro da tre e le motivazioni hanno fatto il resto. Aveva promesso ai tifosi la salvezza nelle scorse settimane e non si può dire che, come il resto della squadra, non ci stia provando. Vicino al 30 e lode (28 di valutazione con 9/18 al tiro, 6 falli subiti e 3 assist).
Tabellino: Torino-Brindisi 83-75 (25-23; 52-38; 66-54)
Torino: Dyson 29, White 15, Giachetti, Mancinelli 7, Rosselli 6, Fantoni ne, Kloof 2, Bottiglieri ne, Di Matteo ne, Eyenga 12, Goulding 6, Ebi 6. All: Vitucci
Brindisi: Banks 25, Scott 11, Cournooh 2, Soko 9, Harris 5, Cardillo 2, Trotter, Gagic 5, De Gennaro ne, Zerini 6, Anosike 10, Marzaioli ne. All: Bucchi