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Drake Diener brilla nel CountDown di Sassari Cantù

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10 Passi nel conto alla rovescia, che fra statistiche, voti e curiosità vi racconta come è andata la gara fra la Dinamo Sassari e Cantù

10: Come il voto che merita l’intensità messa in campo dalle due squadre; siamo ad Ottobre, ma temperatura del palazzetto (si sfioravano i 50 gradi) e voglia delle due compagini di portare a casa i due punti, potevano tranquillamente far credere ai distratti che quella giocata ieri fosse un ipotetica Gara 8 della scorsa stagione. Ma il campionato è un altro ed è ora di guardare avanti, Sassari questa volta è stata più lucida e probabilmente ha viaggiato sulle parole di Rafiki del ReLeone: “il passato è passato, può far male, ma dal passato si può scappare oppure imparare qualcosa”. MATURITA’
9: Come i tiri liberi avuti a disposizione da entrambe le squadre, pochini se si considera l’intensità della gara, 8 falli per Sassari 12 + 2 tecnici per Cantù. Leggendo questo dato, qualcuno potrebbe pensare che la gara sia finita 130 – 129, eppure proprio i ritmi difensivi hanno fatto la differenza, prima per il rientro di Cantù alla fine del secondo quarto e poi per l’allungo finale di Sassari. MASTINI
8: Come le carambole raccolte da Aradori, miglior rimbalzista dell’incontro; l’azzurro divide il pubblico di Sassari, tra chi non lo considera particolarmente simpatico a livello caratteriale, e sono tanti, e chi vede solo il talento del giocatore, fattore che lo rende ancora meno gradito ai primi, ma da applausi per altri; ieri non ha giocato la sua miglior partita soprattutto nella prima metà di gara, eppure ha dimostrato in diversi frangenti di essere il vero cuore pulsante di Cantù, capace di giocate da vero trascinatore, che hanno fatto tenere a contatto la squadra di Sacripanti anche nei momenti più bui. P.S se tanti lo reputano antipatico a Sassari, altrettanti si hanno fatto la foto con lui a fine gara, la sportività si vede anche attraverso queste cose. TALENTO
7: Come i punti di Devecchi: seconda partenza in quintetto per lui e seconda vittoria della Dinamo, Sassari città crede e tanto alla scaramanzia, Sassari squadra di pallacanestro invece non ci crede per niente (vedi inno DIMONIOS ad inizio gara che per molti non è propriamente fonte di fortuna), perciò se il Ministro della difesa ripartirà in quintetto, sarà solo per merito suo e non per la cabala; ruolo che dimostra di poter tenere alla grande, sperando che il piccolo infortunio muscolare non blocchi il suo buon momento di forma. Oltre la solita grande difesa subisce anche 4 falli, 1 su tutti l’antisportivo che ha dato il via al parziale vincente della DINAMO. CONCRETO
6: come i canestri di Joe Ragland nel primo quarto: Cantù ne segna 17, lui ne mette 11. Il pubblico di Sassari provava a guardare avanti, il n°20 invece sistemava lo specchietto retrovisore per rinquadrare i fantasmi del recente passato; una visione effimera; dopo i primi 10 minuti con i fuochi d’artificio Ragland si spegne, complice le giornate no di Jenkins e Leunen che non agevolano la sua regia e con il tempo lo estromettono dalla partita, anche se i lampi di classe ci sono eccome. DA NON SOTTOVALUTARE
DINAMO CANTU5: Come gli errori al tiro di Drake Diener; se ancora non si era parlato di lui in questo CountDown, è solo perché in una giornata come quella di ieri fanno più notizia gli SDENG che i CIUFF. 31 Punti e recordman di giornata in LegaA, UNA MACCHINA. Nell’ultimo quarto ne mette 18 e affonda i sogni di gloria di Cantù; partito dalla panchina perché la Dinamo avesse una maggiore consistenza difensiva, una volta entrato in campo non si è più fermato, non aveva davanti il canestro ma un canyon e non si è fatto pregare. Alla domanda “Ti piace il ruolo di sesto uomo?” lui ha risposto “NO” “ma anche se voglio giocare sempre, per il bene della squadra sono disposto a tutto”. CAMPIONE
4: come i punti di Jenkins; un solo canestro dal campo; nonostante abbia provato a mettersi in ritmo da solo, l’ala Americana ieri proprio non era in partita, i 3 palloni recuperati portano qualche sorriso, ma dalla guardia titolare ci si aspetta qualcosa in più, anche perché Ragland e Aradori non possono togliere sempre le castagne dal fuoco. DA INCORAGGIARE
3: Come i PLAY a disposizione di Meo Sacchetti: lo starting five ci dice che il regista designato è Travis Diener, per un frangente della gara non si può che averne la certezza dato che lo score di M.Green viaggia a quota ZERO su tutte le voci, eppure, le rotazioni in regia iniziano a dare i frutti sperati; certo sono ancora un po’ acerbi, ma quello che si andava cercando ad inizio stagione con cotanta abbondanza di cervello con la palla in mano, era proprio la possibilità di non far mai calare il rendimento della squadra, a seconda di quello che la partita richiedeva. Sperare che fili sempre tutto liscio è impensabile, immaginare che il progetto DINAMO 2013 – 2014 stia posando delle fondamenta solide è credibile. EVOLUZIONE
2: Come i canestri di Brian Sacchetti, ottima crescita difensiva da parte di Kareem Sacchetti, che per una volta sveste i panni di Kobe Brian, e indossa un altra canotta dei Lakers, la 33, giusto per il tempo di inventare due magie con il gancio destro che hanno infiammato il pubblico del PalaSerradimigni. 15 minuti di sostanza per lui e seppur il paragone con le stelle NBA passate e presenti è azzardato, fa piacere ai tifosi della Dinamo, sapere che dalla panchina si alza sempre una garanzia e non una scommessa. SOLIDO
STEFANO GENTILE1: Come il tiro libero messo a segno da Stefano Gentile; Sacripanti lo ha voluto fortemente con se e non gli si può dar torto; si sbatte davvero come pochi, non forza, ma costruisce, non si scoraggia, ma ha faccia tosta, non sembra brillare eppure è il migliore dei suoi per valutazione. 13 punti e un solo errore dal campo, se l’anno scorso poteva essere considerato una sorpresa, quest’anno sembra davvero potersi consacrare. Scommettiamo che i 25 minuti di ieri saranno il picco minimo di utilizzo nel corso della stagione. GARANZIA
0: Come i minuti di riposo per entrambe le squadre; in questa stagione frenetica, gli impegni di coppa bussano alla porta, Sassari potrà contare su altri 3 impegni casalinghi (Bilbao, Pistoia, Chalon) faticosi, ma utilissimi per il rodaggio della squadra; Cantù invece deve lavare ad asciugare le divise in fretta perché Mercoledì si gioca a LeMans e poi doppio impegno casalingo con Pesaro e Ostend. Ritmi pesantucci, ma grande piacere per il pubblico. FRENESIA

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