E’ un cambio di strategia improvviso quello scelto dalla dirigenza della Virtus Bologna, intenzionata a puntare maggiormente sull’usato sicuro di americani con qualche anno di esperienza sulle spalle, in controtendenza rispetto alla gestione della scorsa presidenza capitanata da Sabatini, il quale puntò enormemente sulla crescita dei giovani ragazzi italiani.
Rivoluzione completa quindi in seguito all’arrivo di Renato Villalta che, dopo aver scelto il ds Bruno Arrigoni e confermato coach Luca Bechi, vuole dare una sterzata decisa a tutto l’ambiente virtussino logorato dalle ultime stagioni trascorse nei bassifondi della classifica. Come detto in precedenza, ci sarà un cambio si strategia rispetto alla passata presidenza e il progetto “giovani italiani” voluto fortemente da Sabatini subirà un graduale ridimensionamento. Saranno individuati infatti 3 giocatori europei dall’usato sicuro in grado di sopperire con l’esperienza ad eventuali passaggi a vuoto della squadra di coach Bechi, e un gruppo di americani talentuosi che andrà a costituire l’ossatura del prossimo roster.
Questo non vorrà dire che non ci sarà spazio per Matteo Imbrò e Simone Fontecchio, bensì i due giovani talenti italiani dovranno sudare e lottare per conquistarsi un ruolo importante nella squadra e di conseguenza un buon minutaggio sul campo. A concludere lo scenario ci sarà posto solo per uno tra Andusic e Gaddefors, con quest’ultimo che ha diverse proposte dall’estero e vorrebbe cambiare aria, sebbene se la società sia propensa nel puntare ancora su di lui.
Quel che è certo è che l’asse play-pivot sarà sicuramente di matrice americana, con Luca Bechi e Bruno Arrigoni volati in questa settimana ad Orlando per seguire la Summer League e scovare i talenti da portare in terra emiliana. Numerosi sono i nomi presenti sul taccuino, ma si attenderà presumibilmente la fine dell’evento per intavolare le prime trattative con i procuratori dei giocatori interessati.