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DeRaffaele: Gara di controllo e maturità. Pasquini: partita segnata dal 20-2

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Animi contrastanti in conferenza stampa per gli allenatori di Venezia e Sassari, DeRaffaele è contento per la prestazione dei suoi, mentre Pasquini è amareggiato per la mancanza di energie che hanno condizionato il parziale del secondo quarto prima e il finale di gara poi.

DeRaffaele:
Per prima cosa volevo ringraziare il pubblico di Sassari, eccezionale nell’accoglierci all’inizio e per gli applausi alla fine, una cosa inusuale nel nostro paese.
Grazie ai nostri tifosi che ci hanno raggiunto qui, e a quelli che erano a Tenerife per la finale Champions.
E’ stato difficile reclutare le energie mentali necessarie, ma abbiamo tirato fuori una gara di controllo e maturità, vuol dire che abbiamo imparato qualcosa da quel che è stata la Champions e abbiamo trovato grande energia. Abbiamo dato segnali di sostanza, considerata la gara e la forza di Sassari, di fatto è stata una partita playoff, una vittoria convincente. Secondo motivo di soddisfazione è sicuramente la conquista del secondo posto, unito al cammino fatto in Europa: non facile esserci in due competizioni, ed è stato davvero bello. Adesso dobbiamo tornare pronti e prepararci alla partita con Brindisi, poi inizierà la lotteria dei  playoff. Abbiamo chiuso oggi una otto giorni con un risultato importantissimo e con un risultato non scontato.

Pasquini:
Compimenti alla Reyer, hanno fatto tanto canestro, per noi la partita è stata segnata dal 20-2 di parziale, vanificando quanto fatto di buono nel primo quarto; da lì abbiamo accelerato il ritmo offensivo e ci siamo sbilanciati anche in difesa. Abbiamo sbagliato poi occasioni facili, forse per stanchezza dovuta al lavoro extra della rimonta; ora dobbiamo recuperare gli infortunati perché a Caserta vogliamo trovare il quarto posto.
Io penso che, noi molto spesso siamo legati a quanto possiamo essere sbilanciati in attacco per avere una buona transizione difensiva, cosa che abbiamo sviluppato solo nel secondo tempo; io penso che a livello di playoff può venir fuori qualsiasi tipo di partita e tu devi essere più bravo sia a uomo che a zona, nel fare quel passo in più.
Poi senza profondità in attacco ci sbilanciamo in difesa ed è questo quello che è successo nel secondo quarto.

Sul rendimento della panchina (51 punti contro i 34 del quintetto) il coach della Dinamo spiega che: spesso la panchina è migliore del quintetto in termini di punti, è importante riuscire ad avere 10 uomini inseriti nelle rotazioni, motivo per cui ho scelto Monaldi in quintetto per Jack, dato che il capitano doveva sacrificarsi per sostituire Savanovic nelle rotazioni; sul ritmo partita, post champions abbiamo sempre vinto grazie a preparazione delle gare, quindi abbiamo solo perso contro una squadra incazzata e forte e con Tau con la febbre e senza Savanovic, quindi abbiamo dovuto fare di tutto per trovare le energie, ma per 5 minuti ci sono mancate e abbiamo pagato in quel frangente del secondo quarto.