Terza vittoria consecutiva in campionato per l’Umana Reyer Venezia che ha sconfitto 98-92 la Carpegna Prosciutto Basket VL Pesaro. Un match duro, più difficile del previsto per avere la meglio sul fanalino di coda del torneo. Il coach oro-granata Walter De Raffaele analizza in sala stampa il match.
“È stata una partita dall’alto punteggio, e per noi resta sempre molto difficile quando i punti si alzano tanto. Credo che la nostra pecca nell’ultimo quarto è non aver chiuso prima la partita, anche se devo dire onestamente che Pesaro ha fatto una partita con grande merito segnando dei canestri con Pusica e Williams veramente di grande qualità. Però per noi era importante portare a casa questa partita per giocarci poi a Brescia le carte di accesso alle Final Eight di Coppa Italia. La nota importante è quanto De Nicolao stia prendendo in mano la squadra, importante la crescita di Chappell.”
Dopo la vittoria sulla Virtus Roma, il coach livornese non era per nulla soddisfatto dell’approccio della squadra… “Era una situazione abbastanza particolare. L’atteggiamento di stasera invece è stato molto costruttivo, si è provato a fare chi più, chi meno. Però c’è stato molto merito da parte di Pesaro in alcuni momenti in qualche canestro. Sicuramente la consistenza difensiva va migliorata, non è una cosa che ci appartiene; ci succede spesso quando in attacco abbiamo facilità a segnare e allora facciamo un passo indietro difensivamente; è naturale che alla lunga per la nostra squadra non paga, è certamente una cosa da sistemare.”
Dopo i complimenti a De Nicolao, sorgono i problemi di Ariel Filloy che non riesce a prendere in mano la squadra. “La responsabilità è mia. Aldilà che Andrea sta facendo benissimo, per dargli fiato alla fine ho messo Julyan Stone che poi aveva i soliti problemi al ginocchio e poi sono andato coi 4 piccoli. Devo dare ad Ariel una giusta collocazione dove possa avere minuti. Delle volte in squadre come la nostra un esterno viene sempre sacrificato, e stasera mancava anche Bruno Cerella. Ci sono tanti esterni, difficile farli giocare tutti, ed è mio compito farlo giocare in una giusta collocazione tra il playmaker e la guardia, ma è indubbio che in una squadra come la nostra sbilanciata sugli esterni, 1 o 2 giocatori possono essere sacrificati. Poi sarebbe bene che i giocatori mi facciano venire qualche dubbio in più. Ciò non riguarda solo Filloy, devono metterci tutti del loro. Per Ariel ho tanta stima sia tecnica che umana e devo cercare di riuscirgli a trovare una sistemazione dove possa giocare con più continuità. Ogni volta le partite vengono diverse e per fortuna giochiamo in due competizioni, il campionato è molto lungo e sono convinto che per lui ci sarà molto spazio.”
Venezia si trova a ¾ dell’opera per andare in Coppa Italia. “Manca una partita dura. Contro Brescia dobbiamo andare a prenderci la prossima per conquistare le Final Eight.”
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