Ennesima sconfitta per Bologna, buona prova invece per Roma che nel momento in cui inserirà definitvamente Mayo sarà una brutta gatta da pelare per chiunque.
Rivivi le emozioni della cronaca qui.
10 le sconfitte nelle ultime 12 uscite per la Granarolo Bologna, che non trova più il bandolo della matassa da tempo. La squadra è sfiduciata e la luce in fondo al tunnel è lontanissima.
9 a Bobby Jones, il lungo dell’Acea gioca una splendida partita sia dentro che fuori dall’area e realizza 23 punti, compresi i due che mandano il match all’overtime.
8 i rimbalzi di Ebi, il lungo nigeriano prova a scuotere i suoi compagni con la sua energia e i suoi canestri miracolosi (sua la tripla del 65 pari che fa sperare i tifosi di casa), ma non basta.
7 i liberi sbagliati dall’Acea Roma, che però domina nella statistica tirando 29 volte, contro le 12 di Bologna. Parte della vittoria capitolina sta anche in questa statistica.
6 i canestri di Motum da 2, con l’australiano che si rivela un fattore quando riceve vicino dal canestro. Ancora male dalla distanza dove tira 3 volte senza mai trovare il fondo della retina.
5 il numero di Danilovic ritirato ieri, lo Zar è apparso commosso, così come tutto il pubblico presente all’Unipol Arena. Rimane il rammarico a vedere questa Virtus e pensare a quello che era.
4 i falli di Mayo, con la squadra di Valli che non attacca il folletto appena approdato a Roma e gli lascia terminare il match.
3 gli errori al tiro di Hardy, che realizza ben 19 punti. Il giocatore americano è un killer silenzioso, ma non viene sempre sfruttato a dovere.
2 le volte che Roma rischia di buttare via la partita, sia quando si fa rimontare dal +14 a metà terzo quarto, sia quando ristabiliti 6 punti di vantaggio, subisce un parziale di 8-0 negli ultimi due minuti.
1 il ruolo che Roma ha sistemato e Bologna no, la squadra di Dalmonte dovrebbe aver risolto il problema del play aggiungendo Mayo, mentre la squadra del Presidente Villalta continua a navigare a vista in questo senso.
0 infatti l’organizzazione offensiva dei padroni di casa, che perdono 21 palloni e non danno mai l’idea di sapere cosa fare nella metacampo offensiva. L’equivoco del play è evidente e la soluzione non è certo far portar palla a Hardy e Walsh.
Fonte: legabasket.it