Sempre più spesso piovono critiche e accuse ai danni dei nostri fischietti a causa del “momento no” che questi stanno affrontando. Al coro si aggiunge anche il grande coach Dan Peterson attraverso un editoriale apparso sulle pagine di SportItalia questa mattina. Eccolo di seguito riportato:
Sì, voglio che gli arbitri abbiano l’aiuto necessario ad arbitrare meglio, a ogni livello. Ora, gli arbitri giustamente chiedono condizioni migliori e una migliore protezione. Hanno un duro lavoro, quasi impossibile. Così, necessitano delle migliori condizioni possibili e di tutta la protezione disponibile. Ma, insieme a quello, mi piacerebbe anche sentire gli arbitri dire, solo una volta: “In cambio del vostro grande aiuto, ci impegniamo a fare un lavoro d’arbitraggio ancora migliore, a migliorare, a diventare i migliori arbitri di sempre”. Forse non sto facendo sufficiente attenzione ma non ho mai sentito che l’abbiano detto, nemmeno una volta. Eppure, in vena positiva:
1. Istruzione. Non voglio arbitri che conoscono LE REGOLE, voglio arbitri che conoscono IL GIOCO. È possibile imparare le regole con la lettura. Si impara il gioco “sentendolo”. Sì, l’ideale sarebbe avere ex giocatori che diventano arbitri ma questo è durissimo a ogni livello. Neanche un giocatore su 1000 vuole il mal di testa. Sono sicuro che hanno i film didattici o DVD casalinghi per gli arbitri. Ma capiscono la “step-around Move?” Vedono l'”aggancio?” Non vedono il fallo furbo sul tiratore, lo schiaffo in faccia al tiratore? Hanno bisogno di maggiore e migliore istruzione su questi punti.
2. Scandali. Ci deve essere uno sforzo per aiutare gli arbitri a evitare accuse – vere o false – di “provocare” scandali. Pensiamo che Tim Donaghy sia un caso isolato? Io non lo penso. E credo che la NBA è la singola organizzazione più vigile del pianeta nel tentativo di scongiurare altri casi Donaghy. Questa è l’ultima cosa di cui hanno bisogno. Ma queste cose hanno colpito NBA, NCAA, Illinois Basketball High School, Europa, Italia. Per individuare queste cose, perché non un comitato a tre: ex allenatore, ex giocatore, ex arbitro, che esamini attentamente le immagini (o il DVD) di ogni partita. Beh, più di un gruppo da tre, ovviamente.
Penso anche che il gioco, a tutti i livelli, è stato arbitrato meglio quando c’erano solo due arbitri. Due anni fa per SportItalia ho commentato alcune partite NBA anni ’70 e ’80, quando c’erano solo due arbitri. Oh, mio Dio! Erano ben arbitrate. Difficilmente un errore. Primo arbitro. Secondo arbitro. Certo, anche allora c’erano proteste, per lo più di favoritismo o di vendetta. Ma, avendone solo due a partita significherebbe che il pool di talenti potrebbe essere più piccolo e più carico di talento. Beh, questo non accadrà in tempi brevi. Qualunque cosa, l’arbitraggio è un problema enorme nel basket di oggi.