Intervista a Curtis Jerrells, play-guardia del Banco di Sardegna Sassari, per La Nuova Sardegna dopo la tripla che è valsa la vittoria della Dinamo a Trento.
Un estratto delle dichiarazioni di ‘The Shot’.
“Sino a quel momento non avevo giocato bene. Un bel canestro all’ultimo secondo era proprio quello che ci voleva per me, ma i compagni avevano fatto tanto”.
Su quanti canestri come quello ne ha segnati in carriera. “Dico la verità: abbastanza. Ma non è un caso né un dono: ci lavoro da anni in palestra. A Trento non ho giocato una buona gara dal punto di vista offensivo, ma mi sono fatto pronto nell’occasione più importante. Era quello che ci voleva”.
Il killer instinct però non lo si inventa. “In partite equilibrate come questa servono piccole cose che facciano la differenza. Sono stato fortunato a riuscire a guadagnarmi un buono spazio per tirare, di fronte a un difensore fortissimo. È andata bene. Se Aaron Craft mi ha detto qualcosa all’inizio del possesso? Durante la partita abbiamo parlato come a volte capita di parlare con gli avversari. Ma non mi ha sfidato, se è questo che intendi. Ripeto, lui è un grande difensore e l’ha dimostrato in tutta la sua carriera, io ho pensato soltanto a crearmi un buon tiro. La mia idea era quella di tirare, credo che si sia capito…”
https://www.facebook.com/legabasketa/videos/487747395288890/?__xts__[0]=68.ARAFiiNBOij4DvNfbDBlWqcb3uVeDluOUHVA4yuHLiOJxrFSYvnsa6PAeEaq1_bJatL4oVRXmm_IxJF6p9Qe7_PoZXYy11hv0djT7_k3LR4izu-DWqfvhax5cfFo6wvre1SkPes5ZKc5BEpAc3EqO-bPJFPaLM0gxkkw085MkH-QQASPqXPqq2MQLVtGrdUQjHcfXqpcS4BFGDCVl5MmWwFXO1ZgrLlmxtMrcqHBbINMdYoGJUtr9r106TtF9njYRHdgOiqPe1A4AF336Hoke5FobYgup6rDgX8UG7yK8Qa6LJE1Kv-QEvzYXfdodn8F5QXSb7EUt16IJplbORZshoH70jn1ZhjGPndHZg&__tn__=-R