fbpx
Home Serie A Cuore Olimpia, si va a gara 7 con Sassari

Cuore Olimpia, si va a gara 7 con Sassari

0

alessandro gentile, milano

 Sassari fallisce il suo secondo match-ball nonostante il fattore campo, Milano dalle corde reagisce e sul punto del ko, trova  la forza per uscire dall’angolo ed inizia ad assestare i colpi che valgono il nuovo knock out Sardo.

38:00 minuti di un insostituibile Gentile, permettono a Milano di trovare la chiave per scardinare la difesa di Sassari, il capitano di Milano trascina i suoi compagni a gara 7, mentre il PalaSerradimigni sembra ripiombare in un incubo vissuto diverse volte. La partenza degli uomini di Sacchetti, permette al Banco di scavare anche 14 punti di distanza, salvo poi patire mattone dopo mattone, la diga costruita dalla difesa dell’Olimpia che riesce a ribaltare completamente il parziale, chiudendo poi nell’ultimo quarto la rimonta iniziata nel terzo.

La cronaca:
La pressione della posta in palio pesa sulle mani dei giocatori in campo, che con una palla medica al posto del classico Molten, non riescono a segnare un canestro per oltre 3:30. Il pubblico di Sassari spinge la Dinamo a sbloccarsi, che trova fluidità in attacco e non perde smalto in difesa. Milano come al solito sceglie come prima opzione il gioco in post basso di Samuels costantemente raddoppiato, per poi riaprire sugli scarichi o affidarsi  alle iniziative di capitan Gentile. L’attacco ospite però non gira, merito di una grande difesa Sassarese, e arrivano solo 3 canestri dal campo.
Sassari invece sfrutta una situazione falli complicata dell’Olimpia, attacca il canestro quando necessario e mette un gap di 9 lunghezze, 18-9 il primo quarto con Sosa protagonista dalla panchina.
Milano prova la reazione, il cambio forzato in regia con Tabu, regala un po’ di lucidià in più in attacco, ma il vero protagonista come al solito è Gentile che si carica la squadra sulle spalle e approfittando dell’assenza di Sanders dal campo, sfrutta la sua fisicità su Formenti e guida l’Olimpia sino al -3; Sacchetti costretto al time out rialza il quintetto inserendo Lawal e ritrova il gioco nel pitturato. Il Nigeriano domina a rimbalzo in attacco e porta Sassari sino al +14. Banchi le prova tutte con anche Gigli in campo, seppur per pochi secondi, un modo per cercare di scardinare una difesa biancoblu, capace di limitare Samuels nel migliore dei modi. I campioni d’Italia però hanno un sussulto di orgoglio e guidati da un redivivo M.Brooks trovano il modo di risalire sino al -7, 36-29, con il quale si chiude il secondo quarto.

Milano trova ancora una volta la forza di reagire nel terzo quarto, i protagonisti non cambiano, sempre Gentile e Samuels; in una cornice di gioco ricca di intensità, il terzo fallo di Lawal e di Dyson, apre le possibilità di attaccare il canestro per l’Olimpia che riesce così mattone dopo mattone a recuperare il gap accumulato, Sassari si blocca in attacco, le percentuali disastrose dalla lunga distanza e la mancanza di uomini in campo capaci di attaccare il canestro, tolgono lucidità ai padroni di casa che chiudono il terzo quarto sotto di 5, complice un magia del solito Gentile che in 83 centesimi firma il jumper del 49-54 che chiude il terzo periodo.
Il pubblico di Sassari reclama la scossa da parte dei suoi, che però continuano a subire la presenza nella propria area da parte dell’Olimpia, prova costantemente ad attaccare il canestro la Dinamo e altrettanto costantemente trova un muro davanti ai suoi tiri. Dyson è disastroso dal campo, mentre Milano trova in Ragland e M.Brooks le chiavi per scardinare i raddoppi sistematici del Banco su Samuels. Il pick and roll ospite funziona, mentre quello casalingo non trova il fondo della retina. Sassari aggiunge delle percentuali negative dalla lunetta e Milano ancora una volta, canestro dopo canestro e soprattutto rimbalzo in attacco dopo rimbalzo in attacco aumenta il vantaggio, fino al +14 firmato da Cerella, in un ping pong dalla panchina con Ragland con un cambio ad ogni fischio.
Sassari trova solo la forza di portarsi a -8 per poi alzare bandiera bianca ad una Milano, capace di trasformarsi ancora una volta, nella seconda metà di gara.
Vince meritatamente l’Olimpia 67-74, dimostrando sia una maggiore abitudine al cinismo, sia la forza mentale per non spegnere la lampadina dopo una prima metà di gara negativa. 

I tabellini:
Logan 11, Sosa 13, Formenti, Sanders 6, Devecchi 3, Lawal 15 +13 rmb, Chessa, Dyson 10, Sacchetti 5, Vanuzzo , Brooks 4, Mbodji

Milano:
Ragland 10; Brooks 18; Gentile 21; Gigli 1; Cerella 2; Melli 2; Kleiza; Pecchia, James; Samuels 18; Tabu; Moss 2