Derby lombardo al PalaRadi, nel posticipo televisivo serale di Santo Stefano (diretta Raisport 1 ore 20.30), che vedrà di fronte Vanoli Cremona e Acqua VitaSnella Cantù. Le due formazioni arrivano all’appuntamento in situazioni di classifica opposte, e per certi versi in controtendenza rispetto alle aspettative prestagionali: se i brianzoli sono infatti invischiati nel gruppone a quota 8, con poche speranze di centrare la Final Eight di Coppa Italia, gli uomini di coach Pancotto sono vicini a quel traguardo, settimi a 12 punti, appaiati ad Avellino e con il vantaggio dello scontro diretto nei confronti dell’inseguitrice più vicina, la Varese di Pozzecco.
Qui Cantù – la squadra di Sacripanti arriva da un poco invidiabile filotto di quattro sconfitte consecutive, aggravato dal fatto che ben tre sono arrivate al Pianella. LA caratteristica più preoccupante è l’incapacità di mantenere costante l’intensità sui 40′, con veri e propri crolli nella seconda parte delle partite che ha compromesso anche la pur buona prestazione di Domenica copntro la capolista Reyer. Per un Johnson-Odom (23 e 5 assist vs Venezia) che sta trovando più continuità rispetto ad inizio stagione, è calata la leadership di Feldeine (13.3ppg più 3.7 assist), che sconta una condizione fisica non ottimale causa la stagione non-stop con i mondiali estivi. In generale Cantù paga la vera e propria carestia dai 6.75 nelle ultime quattro uscite (17/75 pari al 22.7%), figlia di una circolazione di palla che si blocca a ritmi bassi, soprattutto se c’è da gestire un vantaggio. Poco contributo anche dalla panchina, con un Gentile irriconoscibile (3.8ppg nelle 4 sconfitte, con 4/20 dal campo) e il momento no del capitano Abass, alle prese con piccoli guai muscolari. Sotto osservazione un Damian Hollis dal basso impatto (mai in doppia cifra dalla 5^ giornata contro Sassari), potrebbe essere il momento per quintetti più bassi, con un Dequan Jones (17 e 6 rimbalzi contro la Reyer) brillante nelle ultime prestazioni, a giostrare da ala forte, opzione fin qui poco praticata da Sacripanti.
Qui Cremona – Par la Vanoli i due impegni casalinghi (prossimo e ultimo dell’andata contro la Sidigas) possono rappresentare il pass per Desio, considerate le difficili trasferta a Venezia e Sassari. Dopo il doppio stop con l’Acea a Roma e in casa contro Pesaro, causa anche l’assenza per infortunio di Cameron Clark, la squadra è andata a riprendersi la W in trasferta sul campo di Bologna, in coincidenza col ritorno dell’americano e dei suoi 17 punti con 7 rimbalzi. Sono lui e Kenny Hayes (17.4ppg più 2.0 assist) il motore dell’attacco Vanoli, ben orchestrato da un Luca Vitali (12.6ppg e 5.9 assist, secondo in serie A) che qui ha ritrovato i propri ritmi di pallacanestro, secondo anche per valutazione (20.0) dietro Sam Young (23.6) di Caserta. Con James Bell (9.6ppg più 4.8rpg) nell’altro spot di ala, Cremona propone un quintetto ed un basket atletico e veloce, cui l’arrivo di Cusin (6.1ppg e 7.6rpg nelle otto gare in maglia Vanoli) ha aggiunto peso sotto le plance, togliendo responsabilità per il buon Campani (6.4ppg con 3.9rpg) della prima parte di stagione. Dalla panchina attenzione al folletto Jazzmarr Ferguson (11.0ppg) e al suo impatto offensivo, specie dalla lunga distanza, dove è il miglior tiratore della squadra col 43.4% dai 6.75 su quasi 5 tentativi a partita.
Fattori chiave – Se Cantù vuole sperare di portare a casa i due punti deve per prima cosa registrare la percentuale dal perimetro, che nasce dalla qualità della circolazione di palla. Non è un caso se VitaSnella tira il 39.8% da tre nelle vittorie, quando distribuisce 16.8 assist, e solo il 30.1 nelle sconfitte dove i passaggi smarcanti scendono a 12.1. Cremona per contro, non vive e muore col tiro dal perimetro (32.3% complessivo, facendo addirittura meglio nelle sconfitte, 33%, che nelle vittorie, 31.7%). Si tratta piuttosto di una squadra che punta su ritmi alti di pallacanestro, caratteristica congeniale anche a Cantù, e su una difesa che al PalaRadi concede solo 70.2 punti di media.
Da seguire anche lo scontro in vernice, con la coppia Williams–Shermadini da una parte e Cusin–Campani dall’altra, decisivo soprattutto in chiave tattica e di spaziature sui due lati del campo, più che per le cifre dei singoli.
Precedenti ed ex – Nei dieci incontri agli annali tra le due squadre, domina Cantù, uscita in 9 occasioni con il referto rosa. L’unico precedente favorevole a Cremona è però anche il più recente tra le sfide al Pala Radi, con la vittoria 98-91 dello scorso campionato grazie ai 25 punti di Jarrius Jackson e ai 19 di Jason Rich.
Unico ex della sfida Marco Cusin, a Cantù nelle ultime due stagioni, entrambe in chiaroscuro, la prima con Trinchieri chiusa a 4.6ppg e 3.2rpg e segnata dal difficile (e mai risolto) rapporto con il coach oggi al Bamberg, la seconda con Sacripanti a 6.7 punti più 5.6 rimbalzi di media.
Arbitri dell’incontro i signori Paternicò, Mazzoni e Quarta.
Stefano Mocerino
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