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Cremona spreca un +21, ma alla fine batte Brindisi e si qualifica alle Final Eight

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Per il lunch match della 17ma giornata del campionato di LBA Legabasket Serie A, al PalaRadi di Cremona la Vanoli Basket di coach Romeo “Meo” Sacchetti supera l’Happy Casa New Basket Brindisi per 93-89 e si qualifica alle Final Eight di Coppa Italia a Pesaro dove potrà difendere il titolo conquistato nella scorsa edizione a Firenze.
5° posto al termine del girone d’andata per la Vanoli, ai Quarti delle Final Eight troverà l’Olimpia Milano.

Un match pazzo quanto bello e denso di thrilling andato in scena in Lombardia: la Vanoli domina il primo tempo, si porta addirittura sul +21 come massimo divario nel terzo quarto, 70-49 al 28′. Ma Brindisi non si arrende e recupera con Sutton, la verve di Ikangi e Gaspardo per un incredibile parziale di 2-23, 72-72 a 6’28” dalla fine. Però Cremona reagisce al momento e con Malachi Richardson, Happ e Saunders, concludendo con i liberi di Ruzzier, alla fine vince la partita con Brindisi che aveva la possibilità del -1 sui tre liberi di Adrian Banks a 9”5 dalla sirena.

Cronaca del match

Primo quarto ad alto ritmo e scoppiettante: per Brindisi sono Brown e Stone a portare prima avanti gli ospiti sul 16-19 dopo 8′ con la complicità di Banks, Cremona risponde prontamente con il rientro sul parquet dopo 9 partite di Travis Diener, un Saunders efficace al tiro (11 punti nella prima frazione) e De Vico cecchino nelle triple per il 27-21 Vanoli alla prima pausa. Vanno sul +8 i padroni di casa con Sobin e Ruzzier, coach Vitucci spende il suo time-out, 31-23 dopo 12′. Ancora la coppia Ruzzier-Sobin piazza la doppia cifra di vantaggio cremonese sul 36-25 al 14′, si accende però Banks e una sua folata sveglia l’Happy Casa che si porta sul -4, 36-32 al 15′. La Vanoli, dopo un time-out di coach Sacchetti, con Happ e Ruzzier mette un parziale di risposta per il 43-32 al 16′. Tocca il +16 la Vanoli con il trio Ruzzier-Saunders-Happ, il gioco da 4 punti di Banks limita i danni in casa Brindisi in un primo tempo che si chiude sul 52-40.
Si ritorna in campo, Cremona si porta sul +21 complice l’antisportivo chiamato a Sutton e una Vanoli completamente in fiducia, 63-42 al 25′. Sutton però è l’unico a provarci in casa Happy Casa, e dopo il nuovo +21 firmato da Travis Diener, Brindisi con Brown e Gaspardo riduce il gap sul -17 al 28′, time-out Sacchetti sul 70-53. Ma il parziale dei pugliesi continua con la seconda tripla di Ikangi, con le palle perse a grappoli di Cremona e un 70-61 a chiudere il terzo quarto, break di 0-12 Happy Casa. Ultimo quarto: continua la fragilità offensiva della Vanoli che subisce il ritorno brindisino con Sutton e Banks, 72-69 a 6’50” dal termine, una palla persa di Ruzzier fa chiamare time-out a Sacchetti. Ikangi con la sua terza tripla personale mette l’insperato pareggio a quota 72, Cremona però reagisce sul +6 ma Gaspardo dà il -1 Brindisi sul 78-77. Un recupero di Saunders e i canestri di Richardson e Happ riportano Cremona sul +8 a 2’51” dal termine, time-out Vitucci, 85-77. Sutton e Ikangi non mollano, 87-83 a 1′ dalla fine. Poi, dopo un parapiglia, viene sanzionato John Brown con un fallo tecnico e Ruzzier segna 3 liberi dando il +7 alla Vanoli a 19”4 dalla fine. Finita? No, perchè Brindisi non si arrende per nulla con la tripla di Gaspardo a segno e, dopo l’½ ai liberi di Ruzzier, ha la possibilità con Banks del -1 con tre liberi su tentativo di tripla, ma il suo 1/3 dalla linea della carità e il successivo 2/2 di Ruzier chiudono il match. Finisce 93-89, Cremona è alle Final Eight di Coppa Italia.

MVP BasketItaly.it: Michele Ruzzier.

Vanoli Basket Cremona – Happy Casa New Basket Brindisi 93–89 (27-21; 52-40; 70-61)

Cremona: Saunders 20, Mathews 2, Zanotti ne, Sanguinetti ne, Diener 5, Ruzzier 18, Sobin 4, Richardson 17, De Vico 8, Happ 17, Palmi ne, Akele 2. Coach: Romeo Sacchetti.

Brindisi: Banks 18, Brown 11, Sutton 15, Zanelli ne, Iannuzzi ne, Gaspardo 14, Campogrande , Thompson 8, Cattapan ne, Stone 12, Ikangi 11. Coach: Francesco Vitucci.

Arbitri: Gianluca Sardella, Denny Borgioni e Guido Giovannetti.

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