Cremona, Pancotto: “Avellino realtà magica, ma ora penso alla Vanoli e non cerco rivincite”
Probabilmente è l’ex più atteso del match di domenica tra Cremona ed Avellino. Parliamo di Cesare Pancotto, lo scorso anno autore di una splendida salvezza in irpinia ed oggi impegnato a ripetere l’impresa in terra lombarda. Dalle colonne di Ottopagine il coach marchigiano rivive le due esperienze avellinesi (2009/10 e 2012/13): “Ho solo ricordi belli di Avellino. Ho vissuto due anni positivi in una città magica per la pallacanestro. Avellino è una città che regala positività. In due anni con proprietà differenti abbiamo raggiunto traguardi importanti come lo scorso anno quando abbiamo ottenuto il 60% di vittorie”.
Il presente però impone a Pancotto di guardare ad una nuova esperienza, salvare la Vanoli, impresa difficile ma non impossibile: “Cremona è un società solida, ben organizzata che lotta da anni per la permanenza in Serie A. Qui ho portato tutto il mio entusiasmo. Al momento siamo terzultimi e paradossalmente i quattro successi consecutivi sono costati molto in termini fisici e mentali. Stiamo lavorando tra infortuni e reinserimenti ma nel breve termine dobbiamo ritrovare la profondità del roster per il lavoro in palestra”.
Il match di domenica si prospetta un “dentro-fuori” per entrambe le squadre: “Siamo entrambe con le spalle al muro. Noi siamo in cerca di punti salvezza, mentre Avellino gioca per un posto nei play off. La Scandone è costruita per traguardi importanti e, dopo il mancato accesso alle Final Eight, punta decisa alla post season. E’ un roster molto forte, da rispettare, ma dobbiamo e vogliamo confrontarci”.
Guardando indietro Pancotto non riserva rancore alla dirigenza irpina per la mancata riconferma: “Alle società spettano le scelte. Rimango sempre realista e guardo la vita in termini pratici preferendo vivere il presente. Penso unicamente a Cremona che mi regala tanti stimoli e la possibilità di fare la cosa che amo più di tutto: fare l’allenatore. Domenica ritroverò una squadra, una società che conosco e che stimo. Ritroverò un ambiente in cui ho vissuto due anni positivi con ottimi risultati e rimango in ottimi rapporti con tante persone”.
Infine due parole su l’esclusione di Dean e Richardson dall’attuale roster avellinese, allenati dallo stesso Pancotto la scorsa stagione: “Non posso fare valutazioni sulla loro esclusione. Ho seguito la vicenda sugli organi di informazione e ci saranno stati sicuramente dei buoni motivi. Al mio arrivo la Scandone viveva delle difficoltà e ho subito cercato di dare certezza nei ruoli, responsabilità e chiarezza nei rapporti. I giocatori si sono comportati nel migliore dei modi”.