Cremona. Meo Sacchetti: “Non ha senso assegnare lo scudetto. La prossima stagione sarà più povera”
Lunga intervista a Romeo “Meo” Sacchetti, CT di ItalBasket e coach della Vanoli Basket Cremona per Il Corriere dello Sport. Un estratto delle sue dichiarazioni.
Durata della quarantena per Coronavirus.
“E’ ancora lunga. Non vedo in lontananza ancora lo striscione dell’ultimo chilometro, quello che annuncia la volata prima dell’arrivo. Questo maledetto virus ci sta mettendo alla prova e dobbiamo tutti, nessuno escluso, concentrarci per arrivare il prima possibile a tagliare quella linea che dovrà segnare il confine tra questa tragedia e un nuovo inizio.”
Sul patron Aldo Vanoli.
“L’ho sentito questa mattina. E’un tipo tosto, uno che si è fatto da solo e non molla. Sta molto meglio, anche se sta aspettando il secondo test che dichiari la negatività dal Covid19. Intanto ha ripreso a lavorare, anche se a distanza, da casa. La sua testa non conosce ostacoli. Ha la sua azienda, i suoi lavoratori. Per pensare alla squadra di basket avrà tempo. Non abbiamo parlato di sport più di tanto”.
Termine della stagione.
“L’idea che ha lanciato qualche tempo fa Vitucci proprio parlando al Corriere dello Sport può essere giusta. Se non ci saranno le condizioni di sicurezza per ripartire allora la stagione può essere ibernata, come ha detto Frank. Si tira una linea all’ultima giornata giocata senza assegnare lo scudetto. Si utilizzerà il ranking di quel momento per determinare i vari ruoli in Europa.”
Opinione sulla Segafredo Virtus Bologna.
“Hanno investito tanto per costruire una grande squadra e rilanciarsi. I fatti gli stavano dando ragione ma il virus ha stravolto tutto. Non trovo molto senso nel cucirsi sulla maglia uno scudetto così. La Virtus nella sua gloriosa storia ha vinto parecchio. Fosse un club con la bacheca vuota un po’ lo capirei, ma così non mi sembra abbia molto senso. Ma la mia resta un’opinione personalissima.”
La prossima stagione.
“Sarà più povera. E non lascio spazio a fraintendimenti. Il paese è in sofferenza, impensabile credere a grandi investimenti nel basket. Anche le aziende dovranno ripartire e allora i club e noi allenatori ci troveremo in una sorta di anno zero. Serviranno idee e coraggio. Quelle alla Vanoli Cremona e al sottoscritto non mancano di certo.”