Riviviamo attraverso il classico countdown targato Basketitaly, le curiosità e le statistiche del match tra l’Enel Brindisi e la Vanoli Cremona, concluso sul 76-81 in favore degli ospiti.
10 come le dita che, tutti i presenti al PalaPentassuglia, si passano tra i capelli alla visione dello sciagurato finale. L’Enel è sotto di 2 punti a 12 secondi dalla fine. Timeout di Bucchi e rimessa dalla metà campo offensiva per tentare l’aggancio o il sorpasso. Tutto ciò non viene neppure tentato, poiché Scott non riesce a rimettere in gioco il pallone, con i compagni che non si smarcano o dettano linee di passaggio, tanto da perdere il pallone decisivo che carambola tra le gambe degli avversari sugellando così la sconfitta. Vero e proprio suicidio!
9 come la posizione dell’Enel Brindisi al termine del girone di andata. I pugliesi gettano al vento la partecipazione alla Final Eight di Coppa Italia, primo obiettivo stagionale, virando al giro di boa con il ruolino di 7 vittorie e 8 sconfitte. Un bilancio certamente fallimentare, mancando l’appuntamento alla manifestazione che si terrà al Forum di Milano dopo tre partecipazioni consecutive. Al suono della sirena finale, piovono i fischi al PalaPentassuglia, deluso dalle ultime scialbe prestazioni dei propri atleti. Bocciati!
8 i canestri dal campo di Elston Turner jr. Ecco servita la perfetta e classica vendetta dell’ex! L’americano si esalta dinanzi al suo vecchio pubblico amico, non perdendo la confidenza con i ferri acquisita nella scorsa stagione. E’ decisivo con lo splendido canestro realizzato a 12′ dal termine, quando si isola in un uno contro uno insistito, per poi schiaffeggiare la retina e ammutolire i supporters biancoazzurri. L’anno scorso veniva impiegato da ala piccola nello scacchiere brindisino, ma tutte le proprie qualità emergono da guardia pura. Forse ci teneva a sottolinearlo? Chiude a 18 punti, con 7/8 da 2 e 1/4 da 3, raccogliendo anche 4 rimbalzi. Uomo da finali infuocati!
7 gli assist smazzati da Scottie Reynolds. Primo tempo anonimo il suo, avulso e bloccato come i compagni, e autore di soli 2 punti e 2 assist. Al rientro dagli spogliatoi Scottie però torna nuovo di zecca, responsabilizzato e deciso a trascinare i suoi. Suona subito la riscossa con 7 punti consecutivi, ritrovando il feeling con i propri tifosi. Prende per mano la squadra con 20 punti realizzati, ma nel finale viene braccato dagli avversari che individuano in lui il vero pericolo numero uno. Pesa quella palla persa nell’ultimo minuto sul 74-74, quando preferisce servire Zerini sotto canestro, colto impreparato, invece di tirare da oltre l’arco. Tira con 8/15, raccoglie 5 rimbalzi ma perde 4 palloni per una valutazione di 25, nettamente la più alta di squadra nonchè la migliore dell’incontro. Predicatore!
6 il plus/minus di Cusin. Il centro azzurro era in dubbio fino al giorno prima della partita, a causa dello stato influenzale che lo aveva steso alla vigilia. Arrivato a Brindisi il giorno stesso della partita, rimane in campo per ben 26 minuti, in cui fa a sportellate con Gagic, rimasto sul parquet per lo stesso minutaggio. Cusin giganteggia a rimbalzo, conquistando 6 carambole a fronte delle due del serbo, che mette a segno però 11 punti rispetto agli 8 dell’italiano. Duello di stazza!
5 rimbalzi catturati da Washington, autore di una prestazione a tutto tondo. La propria polivalenza e poliedricità mette in grande difficoltà la truppa brindisina, incapace di bloccare le iniziative dell’americano, miglior realizzatore dei suoi con 19 punti. Kadji non riesce a fermare le penetrazioni, Scott vanta centimetri e chili nettamente inferiori per reggere sotto canestro, e così domina sui due lati del campo. Capitale!
4 minuti dalla fine e +4 Enel sul 70-66. Brindisi sembra avere in mano l’inerzia dell’incontro, grazie alla sfuriata dell’ultimo quarto con cui recupera il gap di svantaggio sorpassando Cremona. L’Enel però non chiude il match, perdendo una grossa chance con un facile appoggio sbagliato da Milosevic servito deliziosamente da Reynolds, consentendo così alla Vanoli di rimanere in partita e piazzare l’affondo decisivo. Momento clou!
3 come la posizione conquistata dalla Vanoli Cremona al termine del girone di andata. La vera sorpresa di questa prima parte di stagione è la squadra allenata magistralmente da coach Pancotto, capace di dare un’identità ben precisa ai suoi, consci delle proprie armi e dei propri mezzi. Capolavoro svolto sin qui dai gialloblù che incroceranno nelle F8 Sassari, traguardo raggiunto con ampio merito. Chapeau!
2 riflessioni opportune sulla prima parte di stagione dell’Enel Brindisi. E’ doveroso partire con una premessa legata agli infortuni. Incredibile la sequela di problemi che i pugliesi hanno avuto, a partire dal KO pesante di Reynolds, agli stop di Scott, Zerini, Cardillo e non per ultimo Banks. C’è da dire però che ha pesato molto la scelta di partecipare a una competizione dura come l’Eurocup, con il roster più corto allestito in questi anni di Lega A. Problemi su problemi sono andati così acuendosi, aumentando l’amarezza per i risultati non ottenuti in coppa (una sola vittoria), conditi dalla stanchezza, dai problemi fisici e dalla frustazione. Un giro virtuoso che ha coinvolto anche i turni in campionato, con punti pesanti persi per strada da Pesaro ad Avellino, passando per Caserta e l’ultima gara con Cremona. Il comune denominatore è la mancanza di lucidità nel finale, quando la palla scotta e le idee devono essere chiare e precise. In tutto questo calderone è ancorché evidente l’assenza di fluidità di gioco, e di questo coach Bucchi avrà da pensarci su. Brindisi gioca male, si affida ai singoli e ciò non può bastare su 30 giornate di campionato. Si può vincere qualche partita (vedi Capo d’Orlando con super Banks o Torino che getta via la partita con il libero sbagliato da Dyson) ma a lungo andare non paga. Bisogna resettare, sfruttando il turno di riposo e la settimana bianca di Coppa Italia, per ripartire e centrare assolutamente l’accesso ai playoff. Riflessioni!
1 assenza pesante quella di Adrian Banks, miglior giocatore dell’Enel e uno dei più positivi di tutta la Lega. La sfortuna ci vede benissimo in casa biancozzurra, visto l’infortunio occorso all’americano in allenamento. Si presenta in panchina in tuta con una vistosa fasciatura alla mano destra, per via della profonda ferita ricucita dal chirurgo plastico, che deciderà di fatto i tempi di recupero. Nel suo momento migliore, uno stop che non ci voleva. Pit-stop!
0 come il bonus premi incassato dal main sponsor Enel. Oltre al danno anche la beffa per la società del presidente Marino. Al termine della partita la delusione era palpabile sul viso del numero uno societario, visto il prezioso traguardo mancato anche da questo punto di vista. Ora diventa difficile pensare a qualche intervento sul mercato, con il roster che a meno di ripensamenti dell’ultima ora, dovrebbe rimanere invariato. Amaro in bocca!