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Countdown Enel-Dolomiti: No Reynolds no party, prof. Wright sale in cattedra

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scottie reynolds, brindisi

Nell’anticipo della quarta giornata del campionato di Lega A, la Dolomiti Energia Trento ha espugnato il PalaPentassuglia con il punteggio di 71-81. Qui vi proponiamo il recap del match, mentre andiamo ad analizzare la partita con curiosità e risvolti tipici del countdown targato Basketitaly.

10 i canestri dal campo realizzati dal duo tutto azzurro Pascolo-Baldi Rossi. I due italiani mettono in grande difficoltà i lunghi brindisini grazie alla loro atipicità. Pascolo, grazie ai suoi movimenti di pura intelligenza cestitica, è immarcabile e mette a segno 14 punti con 6/9 dal campo, mentre Baldi Rossi tocca quota 10 punti in 19 minuti di gioco. Made in Italy!

9 come il numero di maglia di Marco Cardillo. Dopo tanti anni di gavetta, all’età di 30 anni, l’ala ex Chieti fa il proprio debutto assoluto nel quintetto base in Lega A. Coach Piero Bucchi prova a mischiare le carte per trovare i giusti equilibri e Cardillo si fa trovare pronto, mettendo in campo grande aggressività e intensità difensiva. Rimane in campo per 9 minuti e si toglie la soddisfazione di realizzare un canestro in tap-in dopo un rimbalzo offensivo. Occhi della tigre!

8 il plus/minus di Jamarr Sanders. Uno degli uomini chiave del match, sia perchè miglior realizzatore dei suoi con 16 punti, sia perchè si dimostra realmente un tutto fare, raccogliendo anche 6 rimbalzi. Quasi sempre tenuto in campo da coach Buscaglia, in 35 minuti ricopre più ruoli da play a guardia, dominando fisicamente tutti i propri avversari. Iron-man!

7 o meglio -7. Brindisi sprofonda fino al -17 al 34′ e tutto sembra perso. Nel momento più difficile però l’Enel ha un sussulto d’orgoglio, ricucendo in 3 minuti fino al -7. Nel finale tuttavia Trento riprende le redini del gioco e conduce fino in fondo la vittoria. Illusione!

6 i canestri realizzati dal campo di Adrian Banks, sugli 11 tiri tentati. L’ex Avellino è l’unico nella squadra brindisina a trovare il fondo della retina con continuità, divenendo il miglior realizzatore dell’incontro con 17 punti segnati, per via del 4/6 da 2 e 3/5 da 3. Troppo solo!

5 gli uomini in doppia cifra a referto per Trento. La Dolomiti Energia mette in mostra una prova corale di squadra di tutto rispetto, e infatti i punti vengono distribuiti in modo equo in tutti i propri protagonisti. Da Sanders a Pascolo, passando per Baldi Rossi e Lockett, per finire a Wright. La cooperativa del canestro!

wright, trento

4 come gli assist che smazza Julian Wright. Se il vostro pivot titolare distribuisce più assist dei vostri due play, allora potete capire come il gioco del basket sia in continua evoluzione. L’ex New Orleans e Toronto sale in cattedra, banchettando sotto i tabelloni con canestri e assist da vero artista dell’area pitturata. Nel momento prende per mano i suoi compagni, mettendo il sigillo finale con una tripla. Professore!

3 su 20 dalla lunga distanza per Brindisi. Una serata decisamente negativa per i tiratori biancoazzurri, che litigano con il ferro per tutto l’arco del match. Molti tiri vengono presi con spazio e buona circolazione di palla, ma i polpastrelli si dimostrano visibilmente freddi. Harris, Scott, Zerini e Kadji chiudono con un 0/11 che lascia ben poco all’immaginazione. Sdeng!

2 come i pivot assenti ingiustificati sul fronte biancoazzurro. Gli slavi Milosevic e Gagic paiono completamente fuori forma e ora la spia dell’allarme è ben accesa in casa Enel. Dall’ “attendiamo e aspettiamo con fiducia” al “osserviamo attentamente” il passo è breve. I tifosi invocano il taglio dell’irriconoscibile Gagic, in palese grande difficoltà non riuscendo a contrastare minimamente gli avversari. Bucchi comincia a mostrare segni d’impazienza, concedendo solo 21 minuti in totale ai due lunghi. La ‘garra’ slava è un ricordo ben lontano. S.O.S.!

1 assenza invece giustificata, ma molto pesante, quella di Scottie Reynolds. Il trauma contusivo-distorsivo rimediato sul finale di gara a Sassari, pare più grave del previsto, senza stimabili tempi di recupero. Dagli almeno 15 giorni fino al mese di stop, il punto interrogativo pende sulla testa del play di Villanova. Dalla sua assenza sono giunte due sconfitte in coppa e campionato molto simili per l’inerzia e la difficoltà incontrata in zona offensiva. Da ricercare e ritrovare gli equilibri interni in leadership e rotazioni. No Reynolds, no party!

0 (o quasi) i giorni di riposo disponibili per le due squadre. Brindisi deve subito voltare pagina e pensare alla prossima partita di Eurocup. La partenza è fissata già per la giornata odierna, in direzione Gran Canaria, dove Martedì sera sarà di scena per un match quasi proibitivo contro la finalista della scorsa edizione. Trento invece tornerà in campo Mercoledì, ospitando i francesi del Nanterre. Pensieri europei!