Countdown di Trento – Milano con sugli scudi Brooks e Ragland che fanno la differenza. Trento con coraggio e con un Pubblico spettacolare
Countodown di Trento – Milano con in evidenza le prestazioni di Brooks e Ragland che hanno regalato agli ospiti l’ennesimo successo esterno, a conferma della superiorità in campo nazionale degli uomini di Banchi. Per Trento una prestazione di cuore, tutta in rincorsa, davanti ad un pubblico eccezionale per una grande festa di basket.
10. il totale dei canestri realizzati da MarShon BROOKS, autentico uomo partita. L’ex guardia Lakers, in campo per ventisei minuti, realizza 28 punti con ottime percentuali ( 6/9 da due, 4/6 da tre, 4/4 dalla lunetta, 3 rimbalzi); ottiene 27 di valutazione e negli ultimi due quarti mette a segno 19 punti, allontanando la rimonta trentina. In casa milanese qualcuno pare lamentarsi della sua scarsa applicazione difensiva o delle sue scelte offensive, ma, almeno a Trento, vedere un giocatore così pulito non è da tutti i giorni.MVP
9. 9/9 le conclusioni da due di Milano nell’ultimo quarto. Dopo una partenza a mille, complice la difesa trentina in panne, la capolista aveva subito la rimonta trentina. Negli ultimi dieci minuti nove conclusioni vincenti, ed il gioco è fatto. Milano ha tirato meglio da due ( 67% vs 59) da tre ( 44% vs 38%) ed anche dalla lunetta ( 74% vs 67). Si conferma la più forte nel campionato italiano anche nella serata in cui il trio nazionale Gentile-Hackett- Melli non entusiasma.
8. i tiri liberi a disposizione di Samardo SAMUELS. E’ sicuramente uno dei fattori in campionato della superiorità delle ex “scarpette rosse”. Difficile per chiunque reggere il confronto con il centro giamaicano che mette a segno 18 punti (6/10 ad due), cattura 5 rimbalzi, ma fornisce anche 3 assist. INAMOVIBILE
7. gli assist di RAGLAND, sempre molto incisivo in campo nazionale differentemente da quanto succede in Eurocup. Sul parquet per trenta minuti, 18 punti (4/6 da due) e 5 rimbalzi, innesta con molta semplicità i suoi compagni, mettendo in grande difficoltà i play trentini. Miglior plus/minus milanese e miglior valutazione (27) al pari di Brooks.MOTO PERPETUO
6. i rimbalzi conquistati da Davide PASCOLO, tutti conquistati nel terzo quarto, nel quale realizza anche 9 punti. Come 6 sono i falli subiti; nonostante la differenza di stazza, mette in difficoltà sia Melli che Kleiza ( nove i passaggi in lunetta, realizzandone sei). Realizza 4/5 da due, difende a tutto campo, 22 di valutazione, ma soprattutto mostra di essere in ripresa dopo le non brillanti ultime prestazioni.SEMPRE LUI
5. i punti realizzati da Angelo GIGLI. L’ex centro azzurro, undici minuti al posto di Samuels, ha avuto un impatto più che positivo sull’incontro facendosi trovare pronto sotto canestro (2/2 da due), catturando 2 rimbalzi, anche due palloni recuperati. Ha sfruttato al meglio l’assenza di James, per fornire il proprio apporto alla vittoria dei capoclassifica.BENTORNATO
4. 4360 SPETTATORI per un match sognato da tempo. Cancelli aperti alle 18.30, traffico in tilt: cose mai viste a Trento. Ma autentico spettacolo da parte del pubblico presente sempre disponibile ad incitare la propria squadra sino ed anche oltre il termine dell’incontro, deluso dal punteggio finale ma non dalla prestazione ed abnegazione dei suoi giocatori. Ma capace anche giustamente di “lamentarsi” per alcune decisioni arbitrali. Come non dar loro ragione? IL VERO SPETTACOLO
3. la TERZA SCONFITTA consecutiva per la Dolomiti Energia Trentino. Dopo i due passaggi a vuoto in terra emiliana, non era contro Milano l’occasione migliore per fare punti. I ragazzi di Buscaglia sono stati penalizzati da una falsa partenza, riuscendo nella metà gara a dare il meglio ( parziale di 47-44). Portatisi più volte a -2, è mancato poco per raggiungere la parità che avrebbe sicuramente fornito ulteriori energie mentali per il prosieguo della gara; poi il crollo negli ultimi dieci minuti con i giocatori letteralmente sfiniti. La serata se ha comunque fornito risposte positive da parte di Grant e Sanders, ha confermato le difficoltà difensive della squadra su determinati attacchi ed offensive sulle difese allungate.VOGLIA DI RIFARSI
2. i canestri realizzati su nove tentativi, dai 6.75, da parte di Tony MITCHELL. Autentico trascinatore sino a metà gara con 17 punti, 6 falli subiti, una minaccia costante per i milanesi, sparisce praticamente nella seconda parte di gara, quando non riesce a mettersi a disposizione di compagni “più in palla”. Incendia il PalaTrento con una spettacolare schiacciata in reverse, miglior realizzatore di casa con 21 punti, ma con percentuali che lasciano a desiderare (5/13 da due e 2/9 da tre).
1.l’unica “bomba” messa a segno da GENTILE, ma in un momento decisivo e sicuramente il canestro che ha dato la svolta all’incontro. Il capitano non è sembrato essere nelle migliori condizioni fisiche, difesa sufficiente su Mitchell, tanti 3 (tiri da tre, rimbalzi, assist, falli fatti), ma non ha inciso sul match come ci si aspettava: ma quando si hanno compagni come Brooks e/o Ragland ci si può anche riposare.
Massimo Fuiano
Basketitaly.it