Road to Final Eight – Olimpia Milano sempre favorita ma con tanti dubbi
L’Olimpia Milano per definizione è sempre una delle favorite alla vittoria di ogni trofeo nazionale, anche la Coppa Italia, la quale però ha spesso regalato sorprese come dimostrano le ultime due stagioni.
L’ultima Olimpia a vincere la coppa fu quella del biennio di Jasmin Repesa, capace di vincere per due anni consecutivi, mentre nel periodo firmato Simone Pianigiani sono arrivate due cocenti delusioni.
L’Olimpia Milano si presenta alle Final Eight in uno stato di forma tutt’altro che perfetto. Riccardo Moraschini non sarà arruolabile a causa di una lesione al polpaccio che lo sta tenendo fuori a lungo, Jeff Brooks è appena rientrato dopo un problema muscolare che lo ha tenuto fuori 3 settimane, mentre Cinciarini e Biligha hanno sofferto di alcuni acciacchi nelle ultime settimane. A tutto questo si aggiunge la sempre delicata gestione di Nedovic ma soprattutto il recente affaticamento del Chacho Rodriguez, il quale però dovrebbe recuperare pienamente per la sfida dei quarti di finale.
Insomma un’Olimpia incerottata come spesso accade alla squadre di Euroleague.
Tuttavia anche a ranghi ridotti (Drew Crawford non è ovviamente tesserabile) il talento abbonda tra le fila dell’Olimpia, oltre al già citato Rodriguez c’è il veterano Micov, che domenica scorsa ha risolto la sfida con Cremona, e ovviamente l’infinito Luis Scola che oltre a grande tecnica porta grande esperienza, seppur con limitata autonomia.
Sottocanestro c’è un Gudaitis in difficoltà, come è normale che sia dopo un grave infortunio, ma anche un Kaleb Tarczewski in crescita esponenziale, sempre più un fattore anche in Europa.
Completano il reparto esterni Michael Roll (preciso dall’arco) e Keifer Sykes, in grado di spezzare le difese con le sue giocate fuori contesto. Tuttavia Messina dovrà decidere chi lasciare in tribuna (2 stranieri) e non sarà certo una scelta semplice.
Tra i punti deboli di Milano c’è sicuramente l’approccio a certe partite, spesso troppo soft quasi subendo la pressione. I blackout difensivi saranno assolutamente da evitare in una competizione a eliminazione diretta e una prestazione come quella vista con Berlino è sicuramente qualcosa di non accettabile.
L’obiettivo è ovviamente la vittoria, ogni risultato diverso non soddisferebbe tifosi, società e staff, tuttavia mai come quest’anno il concetto di “favoriti” traballa, con l’ombra della Virtus Bologna e di Sassari alle spalle