Per ingannare la spasmodica attesa del quarto di finale valido per la conquista della Coppa Italia 2013 tra Sassari e Brindisi, pubblichiamo la breve intervista ricevuta da Sport lab. Consulting & management agency a Cedric Simmons, pivot americano con passaporto bulgaro che bene ha fatto nelle ultime uscite dell’Enel Basket Brindisi tanto da far prendere in considerazione la sua riconferma per la prossima stagione.
Di seguito l’intervista:
Tra gli atleti assistiti dall’agenzia internazionale SPORT lab. attualmente impegnati alle Final Eight di Coppa Italia, in corso al Mediolanum Forum di Assago, c’è anche Cedric Simmons, centro dell’Enel Brindisi. Il 27enne giocatore americano, prodotto di North Carolina State con tre stagioni in NBA alle spalle, è arrivato a Brindisi l’estate scorsa e piano piano si sta ritagliando un ruolo sempre più importante nella formazione pugliese: le sue statistiche attuali dicono 7.9 punti e 6.4 rimbalzi di media, ma sono numeri in netta ascesa nell’ultimo periodo.
Quali sono finora le sensazioni per questa tua prima stagione in Italia?
Ho avuto una partenza un po’ lenta, dovuta anche a qualche piccolo infortunio rimediato con la Nazionale (Simmons ha passaporto bulgaro e la scorsa estate era impegnato nelle qualificazioni agli Europei, ndr). Ora mi sono integrato meglio, il coach ha più fiducia in me e io in lui.
A proposito del coach, come ti trovi con Piero Bucchi e con i tuoi compagni di squadra?
Mi trovo bene, ci sono molti americani in squadra, e anche gli italiani sono tutti simpatici. C’è un’ottima sintonia nello spogliatoio, e ho grande rispetto per il coach Bucchi.
Con la gara dei quarti contro Sassari in programma venerdì, la Coppa Italia partirà anche per Brindisi. Sei emozionato?
Certo, sarà la mia prima volta in questa competizione. Noi comunque affrontiamo tutte le gare con la fiducia di poterle vincere. Le altre formazioni sono sicuramente forti, ma penso che abbiamo le qualità per dire la nostra e provare a vincere il trofeo. Quella con Sassari comunque sarà una gara molto dura, dovremo dare il massimo.
Un’ultima domanda, irrinunciabile, prima dell’in bocca al lupo: ti piace l’Italia? Mi piace molto, è un bel posto per me e la mia famiglia, mio figlio va a scuola qui. Credo di poter dire che, in Europa, è il posto migliore in cui ho giocato.
© BasketItaly.it – Riproduzione riservata